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Omero



Il poeta autore dell'Iliade e dell'Odissea.
Anche gli antichi studiosi non avevano che notizie provenienti dalla tradizione sulla sua vera identità. Varie città greche si sono contese l'onore di aver dato i natali ad Omero, fra queste Chio, basandosi sulla tradizione di un'antica famiglia di rapsodi detti - appunto - Omeridi, e Smirne.
Varie biografie furono falsamente attribuite ad Erodoto e a Plutarco. Una Gara fra Omero ed Esiodo risalente al VI secolo a.C. immagina un agone poetico fra i due autori dal quale Omero usciva sconfitto perché poeta di guerra contro Esiodo poeta del lavoro e della pace.
Rembrandt Harmensz. van Rijn 061
Rembrandt, Omero

Nell'isola di Ios, dove la tradizione vuole che sia morto, la tomba di Omero veniva mostrata fino al II secolo d.C.


Iliade ed Odissea, secondo la maggioranza degli studiosi, sarebbero l'edizione definitiva (o comunque la sola in nostro possesso) di una narrazione epica appartenente alla cultura greca arcaica che fu presentata in forma orale e scritta innummerevoli volte. I testi a noi noti vengono datati fra il nono ed il settimo secolo a.C. Alcuni ritengono che i testi nacquero nella forma scritta così come noi li conosciamo, altri che furono tramandati oralmente fino al sesto secolo, epoca in cui ne fu redatta una famosa edizione in Atene per volontà di Pisistrato e di Ipparco (Cicerone, De Oratore, III, 137). In molti autori si trova menzione di testi più antichi e si ritiene che la tradizione orale del racconto epico risalga al XII o al XIII secolo a.C.

Dal lungo periodo di tradizione orale deriva l'ampia gamma di 'formule' tipiche dei nostri testi. L'uso di frasi ricorrenti associati alle 'idee essenziali' (per esempio Atena definita come 'la dea dagli occhi azzurri', 'le concave navi', ecc) serviva a creare riferimenti mnemonici e strutturali (anche dal punto di vista metrico) che aiutassero gli aedi nel ripetere o nell'improvvisare le loro narrazioni. L'ampiezza della gamma di formule e la frequenza del loro utilizzo, confermano l'ipotesi di opere giunte fino a noi nella loro forma definitiva dopo tradizioni orali e scritte durate molte generazioni anche se, ovviamente, è impossibile stabilire quale sia stato il contributo della creatività individuale del singolo poeta.

In questo senso viene confutata la storicità di Omero a favore della suggestiva ipotesi di un patrimonio culturale che, attraverso un processo plurisecolare, riesce a consolidarsi nelle opere arcaiche che più contribuiranno alla fondazione della letteratura occidentale.

Quanto al nome di Omero, che potrebbe riferirsi etimologicamente al concetto di riunione, quindi di aedo che si esibisce in pubblico, si è pensato che possa derivare dalla scuola degli Omeridi (istituzione di rapsodi dediti a tale attività), anziché viceversa.

Opere

Iliade
L'Iliade è un'opera in 24 rapsodie per complessivi 15693 versi.
Achille, il campione dei Greci a Troia, offeso da Agamennone rifiuta di combattere. Senza di lui i Troiani stanno per avere la meglio. Patroclo indossa le armi di Achille ed esce in campo al suo posto ma viene ucciso dal principe troiano Ettore. Sconvolto dal dolore Achille, con nuove armi forgiate da Efesto, affronta ed uccide Ettore per vendicare l'amico. Il vecchio Priamo, re di Troia e padre di Ettore, si reca da Achille ed ottiene la restituzione della salma del figlio.
  sintesi disponibile

Odissea
L'Odissea si compone di 24 rapsodie per complessivi 12007 versi.
Il più famoso dei 'nostoi', cioè dei racconti degli avventurosi viaggi di ritorno da Troia degli eroi greci. Odisseo (Ulisse per i latini), re di Itaca, è ostacolato nel suo ritorno dal dio Posidone che egli ha offeso accecando il figlio Polifemo, il suo viaggio durerà dieci anni. Intanto alla sua reggia molti giovani principi (i Proci) insidiano la moglie Penelope e lo derubano dei suoi beni, ma quando finalmente tornerà ad Itaca Odisseo, con l'aiuto di Atena, si vendicherà spietatamente.
  sintesi disponibile


Inni omerici
Una serie di componimenti poetici dedicati ai più importanti dei della mitologia greca. Anche questi inni erano composti per essere recitati dall'autore in occasione di convegni, banchetti e feste.
  sintesi disponibile


Dante pone Omero nel Limbo fra i cinque massimi poeti dell'antichità.


Riferimenti letteratura:
  • Iliade
  • Odissea
  • Inni Omerici
  • Cicerone - Dell'Oratore
  • Igino - Fabulae
  • Strabone - Geografia
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Pausania - Descrizione della Grecia
  • Aulo Gellio - Notti Attiche
  • Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
  • Nonno di Panopoli - Dionisiache
  • Macrobio - Saturnali
  • Divina Commedia - Inferno



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