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Lario Porsenna



Re etrusco di Chiusi, secondo la leggenda nel 508 a.C. assediò Roma per ricondurvi Tarquinio il Superbo.
Alleati di Porsenna nella spedizione contro Roma furono i Tuscolani comandati da Ottavio Mamilio genero di Tarquinio, i Camerini e gli Antemnati. I consoli Publio Valerio Publicola e Tito Lucrezio Tricipitino prepararono le difese fortificando il Gianicolo.

Secondo la tradizione, stupito dal valore di Orazio Coclite, di Muzio Scevola e di Clelia, rinunciò all'impresa. Più credibile quanto afferma Tacito (Storie, III, 72), cioè che l'armata di Porsenna conquistò di fatto Roma anche se forse non occuparono il Campidoglio considerando che il Tempio di Giove Capitolino non soffrì alcun danno.
Anche Plinio il Vecchio (NH XXXIV,139) fa cenno a un trattato imposto da Porsenna ai Romani nel quale vietava di usare il ferro se non in agricoltura (in pratica vietava di usarlo per le armi) e da allora sarebbe nato l'uso di utensili per scrivere in osso.



Riferimenti letteratura:
  • Tito Livio - Storia di Roma
  • Dionigi di Alicarnasso - Antichità romane
  • Virgilio - Eneide
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Plutarco - Virtù delle donne
  • Tacito - Storie
  • Agostino di Ippona - La città di Dio
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica



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