Console nel 217 a.C. con Gaio Flaminio, nel secondo anno della seconda guerra punica.
Dopo la sconfitta dei Romani al Trasimeno, nella quale Gaio Flaminio perse la vita, il dittatore Fabio Massimo aggiunse due legioni all'esercito di Servilio e gli ordinò di difendere le coste tirrene dove i Cartaginesi avevano catturato alcune navi da carico.
Successivamente Servilio raggiunse la costa africana dove fu duramente sconfitto e tornò subito in Sicilia per raggiungere via terra Fabio Massimo che, alla scadenza della dittatura, doveva riconsegnare l'esercito ai consoli in carica.
Dopo questi eventi Servilio e Marco Atilio Regolo (che aveva sostituito Gaio Flaminio nel consolato) si attennero alla tattica di Fabio Massimo ostacolando i rifornimenti del nemico ma evitando di combattere.
Al termine della carica i due consoli votarono per cinque anni i Grandi Ludi che furono poi celebrati dal dittatore Tito Manlio Torquato.

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Riferimenti letteratura:

Livio - Storia di Roma

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Vedi anche:

Cronologia dei magistrati romani

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