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Riferimenti Genealogici

Genitori:
  • Zeus
  • Europa
    Fratelli e sorelle:
  • Eracle
  • Arcade
  • Euterpe
  • Ermes
  • Elena
  • Ilitia
  • Pelasgo
  • Argo
  • Eaco
  • Urania
  • Tersicore
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  • Polimnia
  • Erato
  • Clio
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  • Melpomene
  • Atena
  • Apollo
  • Dioniso
  • Sarpedonte
  • Artemide - Diana - Ecate
  • Persefone - Prosepina
  • Radamanto
  • Dardano
  • Astrea
  • Perseo
  • Anfione
  • Efesto
  • Tantalo
  • Zeto
  • Ebe
    Matrimoni - Unioni:
  • Itone
  • Pasifae
    Figli:
  • Deucalione
  • Asterio
  • Arianna
  • Fedra
  • Androgeo
  • Acacallide
  • Glauco
  • Catreo
  • Licasto
  • Minosse



    Figlio di Zeus e di Europa, fratello di Sarpedonte e di Radamanto. Re di Creta, era considerato il fondatore della potenza marittima del suo popolo.
    Cesare zocchi, minosse 02
    Cesare Zocchi, Minosse

    Le sue sapienti leggi erano ispirate dal padre nel corso di frequenti consultazioni tramite un antro oracolare.
    In Odissea XI 568,570, Minosse compare già come giudice dei morti.
    In Eneide (VI, 432 e sgg) Minosse ha il compito di rivedere le sentenze di coloro che sono morti per ingiusta condanna.
    Sua moglie Pasifae, avendo offeso Posidone concepì una delirante passione per un toro, ne nacque il Minotauro.
    Secondo la Biblioteca di Apollodoro a causa di una pozione somministratagli dalla moglie Pasifae, Minosse eiaculava creature mostruose che uccidevano le donne che si univano a lui. Procri, fuggita dal marito Cefalo perché adultera, in cambio di un cane veloce e di una lancia infallibile, lo curò con un'altra pozione e si unì a lui, quindi tornò ad Atene e si riconciliò con Cefalo ma rimase da questi uccisa involontariamente durante una battuta di caccia.

    La figura di Minosse è legata anche al mito di Scilla.
    Durante la sua guerra contro Atene, Minosse attaccò Megara che era retta da Niso il quale aveva un capello d'oro (o 'purpureo') alla cui conservazione il fato legava il suo potere.
    Scilla, figlia di Niso, si innamorò di Minosse ed accettò di tagliare il magico capello del padre per farlo vincere.
    In altre versioni il tradimento di Scilla non avviene per amore ma per cupidigia in quanto la giovane viene corrotta da Minosse con ricchi doni.
    In ogni caso Minosse non mantenne la promessa di portare con se Scilla a Creta. Scilla morì affogata o dallo stesso Minosse o cadendo in mare mentre veniva inseguita da Niso.
    Secondo Igino (198) Scilla venne mutata in un pesce e Niso in un'aquila marina.

    Diodoro Siculo distingue due Minosse: il primo, il figlio di Europa, sposa Itone e genera Licasto, questi genera il secondo Minosse che sposa Pasifae.
    Nell'Inferno dantesco (canto V), Minosse - trasformato in un mostruoso gigante dotato di coda - è il giudice che decide a quale cerchio destinare le anime dei dannati.

    Tucidide, che sembra riconoscere la storicità della figura di un re di Creta di nome Minosse (a prescindere dai miti che ne parlavano) lo indica come il più antico dominatore del mare, conquistatore delle Cicladi ed il primo a combattere la pirateria che ai suoi tempi era molto diffusa e creava gravi difficoltà alla navigazione e ai commerci.

    Minosse e il mito di Teseo
    Androgeo figlio di Minosse rimase ucciso in Atene per vari motivi che cambiano a seconda della versione. Per vendicarlo Minosse fece guerra agli Ateniesi, li sconfisse, ed impose loro come condizione di resa il tributo annuale di sette ragazzi e sette ragazze destinati ad essere divorati dal Minotauro che viveva rinchiuso nel labirinto costruito da Dedalo.
    Teseo, figlio di Egeo re di Atene, volle essere scelto fra le vittime e con l'aiuto di Arianna figlia di Minosse uccise il Minotauro.

    La morte di Minosse
    Dedalo fu rinchiuso nel labirinto da Minosse per aver aiutata Pasifae ad unirsi al toro, riuscì a fuggire e riparò presso il re di Sicilia Cocalo. Minosse si recò da Cocalo per chiedere la consegna dell'artefice ma venne ingannato ed ucciso da Cocalo o dalle sue figlie.

    Altri racconti
    Si diceva che Minosse restò sul trono per vari periodi di otto anni. Alla fine di ogni periodo si recava in una grotta del Monte Ida dove aveva un colloquio con il padre Zeus al quale sottoponeva il resoconto del suo operato negli ultimi otto anni ottenendo nuove energie e indicazioni da seguire negli otto anni successivi.
    Da Il Ramo d'Oro di James G. Frazer (Cap. XXIV, pag.500) - Newton Compton Editori



    Riferimenti letterari:
  • Odissea
  • Eneide
  • Igino - Fabulae
  • Plutarco - Vita di Teseo e Romolo
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Tucidide - La Guerra del Peloponneso
  • Strabone - Geografia
  • Pausania - Descrizione della Grecia
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Seneca - Ercole Furioso
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Nonno di Panopoli - Dionisiache
  • Divina Commedia - Inferno


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