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Grimoaldo



Uno dei figli minori di Gisulfo II duca del Friuli e di Romilda, nacque a Cividale intorno all'anno 600.
Nel 610 gli Avari invasero il ducato e Gisulfo II cadde eroicamente nella difesa di Cividale. Grimoaldo e i suoi fratelli Taso, Cacco e Romualdo riuscirono a fuggire. Paolo Diacono racconta che i fratelli, temendo che fosse troppo piccolo per cavalcare, volevano ucciderlo per evitargli la prigionia ma Grimoaldo riuscì a convincerli di essere in grado di seguirli.
Grimoaldo riuscì a cavalcare ma fu raggiunto da un guerriero avaro e, mentre stava per essere catturato, trovò la forza di abbattere il nemico con un colpo di spada.
I suoi fratelli maggiori Taso e Cacco ressero congiuntamente il ducato finché non vennero uccisi a Oderzo per ordine dell'esarca bizantino Gregorio intorno al 620. Il ducato passò a Grasulfo II fratello di Gisulfo II, ma Grimoaldo ed il fratello maggiore Rodoaldo rifiutarono di sottostare allo zio e preferirono trasferirsi a Benevento presso il duca Arechi.
Alla morte di Arechi divenne duca il figlio Aio il quale dopo cinque mesi morì combattendo contro gli Slavi ed il ducato passò a Rodoaldo, quindi a Grimoaldo (651) che lo resse per venticinque anni.
Nel 662 affidato il ducato al figlio Romualdo, Grimoaldo marciò in armi verso nord con l'aiuto del ducato di Spoleto, approfittando della lotta di successione fra i figli di Ariperto: Godeberto e Perctarit.
Godeberto gli aveva chiesto aiuto promettendogli in moglie la sorella, Grimoaldo accettò la proposta ma giunto a Pavia uccise Godeberto e si impadronì del trono. Paolo Diacono, che fornisce di Grimoaldo una descrizione molto positiva, giustifica l'usurpazione e l'uccisione di Godeberto con gli intrighi del duca di Torino Garibald il quale, inviato da Godeberto presso Grimoaldo a chiedere aiuto, avrebbe fornito una versione non veritiera della situazione.
Nei primi tempi del suo regno Grimoaldo si scontrò con il regno franco di Neustria che sosteneva Perctarit vincendo nel 663 la battaglia di Refrancore presso Asti.
Nel frattempo l'imperatore bizantino Costante II sbarcava a Taranto con ingenti forze militari ed iniziava una campagna tesa a riconquistare l'Italia a cominciare dal Meridione.
I Bizantini conquistarono alcune città in Puglia ed in Campania, quindi assediarono Benevento. Romualdo, figlio di Grimoaldo, inviò al padre una richiesta di aiuti. L'esercito inviato da Grimoaldo costrinse Costante II a ritirarsi a Napoli e successivamente, vincendo una serie di scontri, riprese ai Bizantini tutti i territori conquistati.
Durante la missione a Benevento, Grimoaldo affidò il potere al duca del Friuli Lupo il quale abusò dell'incarico ed al ritorno del re, temendo la punizione, fuggì a Cividale e si ribellò. Per evitare la guerra civile, Grimoaldo chiese agli Avari di attaccare Cividale, gli Avari intervennero sconfiggendo ed uccidendo Lupo ma, a missione compiuta, rifiutarono di ritirarsi e cercarono di conquistare il Friuli. Secondo Paolo Diacono, Grimoaldo persuase gli Avari a lasciare il Friuli mostrando ai loro ambasciatori le sue truppe che sfilarono più volte con abbigliamenti diversi dando l'impressione di un grandissimo esercito.
Ostile ai Bizantini, Grimoaldo distrusse Forlimpopoli ed Oderzo, città sotto il loro controllo, mentre stabilì rapporti amichevoli con i Bulgari.
Grimoaldo morì nel 671, forse per errori dei suoi medici o, secondo dicerie riferite da Paolo Diacono, avvelenato dai medici stessi.
Gli successe sul trono il figlio Garipald, ancora bambino, che dopo poche settimane di regno fu deposto da Perctarit rientrato dall'esilio.


Riferimenti letteratura:
  • Paolo Diacono - Storia dei Longobardi


    Vedi anche:
  • Re Longobardi
  • Ducato Longobardo di Benevento




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