Costruito nel 125 a.C. dai censori Gneo Servilio Cepione e Lucio Cassio Longino, l'acquedotto dell'Aqua Tepula forniva a Roma acqua tiepida (da cui il nome) prelevandola da sorgenti situate in zona vulcanica sui Colli Albani nei pressi di Marino. Fu l'ultimo acquedotto costruito in età repubblicana.
Il tracciato originale era lungo 18 km. e completamente sotterraneo, nel 33 a.C. fu ristrutturato a cura di Agrippa e, prolungato sfruttando le arcate dell'Aqua Marcia, fatto entrare a Roma da Porta Maggiore. Superando la via Tiburtina grazie a un arco che in seguito divenne Porta Tiburtina con un ultimo tratto sotterraneo raggiungeva i castello finale di distribuzione nella zona dell'attuale Via XX Settembre.

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Vedi anche:

Acquedotti di Roma

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