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Delo



Delos 3021
Rovine nell'isola di Delo
Konstantinos Stampoulis
via Wikimedia Commons
Isola dell'arcipelago delle Cicladi nel Mar Egeo appartenente alla Grecia.
Amministrativamente è parte del comune di Mykonos che si trova sulla vicina isola omonima.
La superficie di Delo è di 3,4 kmq, praticamente disabitata e completamente adibita a sito archeologico.

Mitologia
Sede di uno dei più importanti santuari dell'antica Grecia, l'isola di Delo è coinvolta in numerosi miti.
A proposito della sua formazione Igino racconta che, rifiutato da Asteria, Zeus la tramutò in una quaglia e la scagliò in mare. Ne nacque l'isola di Ortigia che andava alla deriva. In quell'isola si rifugiò Latona per partorire Apollo e Artemide. L'isola fu poi chiamata Delo.
Di Delo come culla di Apollo e Artemide parlano anche gli Inni Omerici e la Biblioteca di Apollodoro.
In quest'ultima opera si parla anche dell'isola come teatro dell'amore fra Eos ed Orione, mentre Igino racconta che Zeus vi possedette Egina.
Nell'Eneide e nell'opera di Dionigi di Alicarnasso, l'oracolo viene consultato da Enea che compie a Delo la seconda tappa del suo viaggio ed ordina all'eroe di ricercare l'antica madre, cioè l'Italia. Macrobio precisa che i rituali di Enea furono svolti presso un altare dedicato ad Apollo Genitore che Pitagora aveva definito l'altare immacolato perchè non vi si offrivano sacrifici cruenti.
Il ricordo di una permanenza di Pitagora a Delo è anche in Diodoro Siculo che racconta come il filosofo soggiornò nell'isola per assistere e curare il suo maestro Ferecide ormai prossimo alla fine.
In Plutarco leggiamo che, dopo aver ucciso il Minotauro, Teseo sostò a Delo dove offrì sacrifici ed istituì dei giochi.
Plinio il Vecchio, razionalizzando il mito dell'isola alla deriva, afferma che Delo emerse dal mare in tempi remoti a seguito di un grande terremoto.

Storia
L'isola di Delo fu abitata già nel terzo millennio a.C. da una popolazione di origine anatolica. Nel secondo millennio vi si insediarono i Greci. L'attività cultuale sull'isola è attestata da documenti archeologici risalenti all'inizio del secondo millennio. Dopo un periodo di decadenza, alla fine dell'età micenea, i templi di Delo rifiorirono per divenire nel settimo secolo il centro religioso della Grecia insulare e della Ionia.
Con Pisistrato, Delo entrò nell'influenza ateniese, influenza che si accentuò con le guerre persiane.
In età preellenica a Delo non si venerava Apollo ma una divinità femminile con attributi simili a quelli di Artemide. Si ritiene che il culto di Apollo si consolidò fra il XIII e il XII secolo a.C. nell'isola di Delo prima che nel resto della Grecia. Il santuario di Delo ed il suo oracolo conobbero la loro massima fama nel settimo secolo per poi decadere nel sesto e nel quinto, eclissati a favore dell'oracolo di Delfi. Dalla prima metà del secondo millennio in poi furono venerate a Delo anche le due tombe delle "fanciulle iperboree", collegate al mitico popolo degli Iperborei descritto da più fonti come residente presso il Danubio. Non è certo se questa circostanza debba considerarsi come indizio di una provenienza del culto di Apollo dall'Europa centrale o se si tratti di un mito più antico dell'affermazione del culto apollineo. Erodoto, che parla di doni che gli Iperborei inviavano attraverso un lungo percorso al santuario, sostiene che l'idea di un legame con gli Iperborei derivasse da particolari rituali in uso a Delo e dai versi dell'antico poeta Olen.
La lega delio attica (anche detta anfizionia di Delo) scelse Delo come sede delle sue riunioni a partire dal 478 a.C. In un tempio di cui sono stati rinvenuti i resti si conservò per alcuni decenni il tesoro della lega, cioè il fondo comune per finanziare la guerra contro i Persiani del quale parla Diodoro Siculo.
L'isola fu a lungo sotto il dominio ateniese. Dopo la morte di Alessandro Magno fu compresa nella lega dei nesioti (314 a.C.) istituita da Antigono Monoftalmo per contendere il dominio dell'Egeo agli altri diadochi. Verso la metà del terzo secolo a.C. la lega dei nesioti fu abolita e Delo divenne repubblica indipendente sotto il protettorato macedone.
Quando i Romani sconfissero il re macedone Perseo (Pidna, 166 a.C.) restituirono Delo agli Ateniesi.
Agli inizi del primo secolo a.C. l'isola fu invasa da Mitridate.
Nel 1990 l'isola di Delo è stata inserita dall'UNESCO nell'elenco dei patrimoni dell'umanità.



Riferimenti letteratura:
  • Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Erodoto - Storie
  • Igino - Fabulae
  • Livio - Storia di Roma
  • Macrobio - Saturnali
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Plutarco - Teseo e Romolo
  • Virgilio - Eneide
  • Inni Omerici




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