Il film racconta le leggende popolari sulle beffe architettate dal nobile romano Onofrio del Grillo, personaggio di altissimo lignaggio alla corte papalina che continuamente si prende gioco delle convenzioni e dei costumi della sua epoca con scherzi straordinari come quello basato sulla sua somiglianza con un povero carbonaio avvinazzato.
Onofrio e i suoi servitori prelevano il carbonaio mentre dorme fra i fumi del vino e lo portano nel palazzo nobiliare, il poveretto si sveglia nel letto del marchese completamente disorientato mentre Onofrio, non visto, se la ride alle spalle dei suoi parenti scandalizzati.
Non mancano incongruenze storiche, l`identificazione del protagonista con il marchese storicamente esistito è tutta da dimostrare, ci sono errori nella cronologia degli eventi che avvengono "sullo sfondo", ma tutto questo conta ben poco davanti ad un capolavoro dell`arte comica quale è questo film.
La regia di Monicelli è come sempre superlativa, i comprimari quali Paolo Stoppa, Riccardo Billi, Flavio Bucci sono eccellenti, ma soprattutto è Alberto Sordi a presentare una grande maschera popolare ricca di ironia e di umanità come solo lui poteva fare.