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TITO MACCIO PLAUTO

IL SOLDATO FANFARONE
(Miles Gloriosus)


Personaggi:

Pirgopolinice
Artotrogo
Palestrione
Periplectomeno
Sceledro
Filocomasia
Pleusicle
Lurcione
Milfidippa
Acroteleuzia
Servi
Uno schiavetto di Periplectomeno
Carione
Aguzzini

L'azione si svolge ad Efeso. La scena rappresenta l'esterno della casa di Pirgopolinice e di Periplectomeno.
Il primo atto consiste in un divertente dialogo fra Pirgopolinice, il soldato fanfarone, ed il suo parassita Artotrogo. Quest'ultimo loda insistentemente il soldato celebrandone le imprese, gloriose quanto immaginarie, e descrivendo la fama di cui egli gode. Il tutto serve a presentare al pubblico il personaggio del protagonista, comicamente vanitoso.
Spetta a Palestrione, nella prima scena del secondo atto, il compito di informare il pubblico sugli antefatti della commedia. Egli racconta di essere stato in Atene il servo di un nobile giovane che amava, ricambiato, una cortigiana di condizione libera. Un giorno Pirgopolinice aveva rapito la cortigiana e l'aveva portata con se ad Efeso. Lo stesso Palestrione, mentre cercava di avvertire il padrone dell'accaduto, era stato catturato ed era diventato servo del soldato fanfarone. Da Efeso, tuttavia, Palestrione era riuscito ad inviare una lettera al giovane ateniese che ora viveva in incognito nella casa di periplectomeno, vicino di Pirgopolinice, e riusciva ad incontrare segretamente la sua cortigiana grazie ad un foro praticato nel muro da Palestrione e Periplectomeno per aiutare i due amanti.
La situazione si complica quando un altro servo di Pirgopolinice scorge dal tetto i due giovani scambiarsi effusione nella casa del vicino. Prontamente avvertito da Periplectomeno, che ha sorpreso il servo a spiare, Palestrione escogita un inganno per risolvere il problema.
Sceledro, lo schiavo che ha scoperto la tresca, confida a Palestrione quanto ha veduto ma Filocomasia (questo è il nome della cortigiana) avvertita da Periplectomeno è già rientrata in casa attraverso il passaggio segreto.
Filocomasia racconta abilmente la storia inventata da Palestrione: ella ha una sorella gemella che è in visita ad Efeso e dimora nella casa vicina con il suo amante. La cortigiana si mostra indignata per essere stata calunniata e minaccia Sceledro di farlo punire.
Esortata da Palestrione la giovane rientra nella casa del militare ma poco dopo riesce da quella attigua fingendo di essere non Filocomasi ma sua sorella gemella, venuta da Atene con un amante.
Sceledro, sempre più confuso, cerca di costringerla a tornare nella casa di Pirgopolinice ma infine si lascia ingannare dall'espediente e si convince di aver visto un'altra donna.
Quando Sceledro rimane solo in scena sopraggiunge Periplectomeno fingendosi furibondo perché la sua ospite è stata ingiuriata. Si ripete la situazione di Sceledro che entra ed esce dalle due case trovando in ognuna Filocomasia (che lo precede attraverso il foro nel muro). Infine il servo ammette di meritare un castigo e cerca di giustificarsi con l'incredibile somiglianza delle due gemelle.
Tuttavia Palestrione non ha ancora esaurito la sua astuzia, ha anzi escogitato uno stratagemma che permetterà ai due giovani ateniesi di tornare indisturbati alle loro case.
Una giovane di nome Acroteleuzia fingerà di essere la moglie di Periplectomeno e di essersi innamorata di Pirgopolinice. Palestrione informa il padrone di questo "amore" e con l'aiuto della serva Milfidippa lo convince di aver conquistato il cuore della bella Acroteleuzia.
Subito eccitato, Pirgopolinice progetta di liberarsi della sua concubina. L'inganno organizzato da Palestrione si sviluppa rapidamente: il soldato fanfarone si lascia affascinare dalla bella Acroteleuzia e per congedare rapidamente Filocomasia la copre di regali facendole dono, fra l'altro, dello stesso Palestrione.
Filocomasia, fingendosi addolorata, prende congedo da Pirgopolinice e parte con Palestrione ed un finto marinaio che in realtà è il suo amante Pleusicle.
Quando Pirgopolinice entra in quella che crede essere la casa della sua nuova amante vi trova Periplectomeno che, accusandolo di adulterio, lo fa percuotere dagli aguzzini e minaccia di evirarlo. Pirgopolinice è costretto ad umiliarsi per aver salvi i "testimoni" e, lasciando malconcio la casa di Periplectomeno, incontra Sceledro che gli svela l'inganno di Palestrione.