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CORNELIO NEPOTE
VITE DEI MASSIMI CONDOTTIERI
TIMOLEONTE
Tutti ammettono che
Timoleonte
fu un uomo straordinario per come liberò la sua città,
Corinto
, dal tiranno che l'opprimeva e per come ripristinò la libertà a
Siracusa
e in tutta la
Sicilia
.
Suo fratello
Timofane
, capo delle forze armate, aveva instaurato la tirannide a
Corinto
e
Timoleonte
, invece di dividere il potere con lui, progettò la sua uccisione.
Affidò l'esecuzione materiale ad un
aruspice
e a un comune parente: Non prese parte personalmente all'uccisione e se ne tenne lontano. Era una nobile azione ma molti la giudicarono fratricidio, tra questi sua madre che da allora lo chiamò sempre omicida e sacrilego. Sconvolto,
Timoleonte
pensò più volte al suicidio.
Intanto a
Siracusa
fu ucciso
Dione
e
Dionigi il Giovane
prese il potere, i
Siracusani
si rivolsero a
Corinto
per chiedere un capo militare e fu mandato
Timoleonte
che con incredibile fortuna scacciò
Dionigi
dalla
Sicilia
, non volle ucciderlo ma lo mandò a
Corinto
dove i due Dionigi erano benvoluti per passate benemerenze.
Partito Dionigi,
Timoleonte
si misurò con
Iceta
, che in passato aveva tentato di raggiungere la tirannide, e lo vinse.
Al fiume
Crimiso
,
Timoleonte
sconfisse i
Cartaginesi
che da anni spadroneggiavano la
Sicilia
, e catturò
Mamerco
, un potente capo italico sostenitore dei tiranni. Constatando che la guerra aveva spopolato le città e la campagna,
Timoleonte
raccolse più
Siciliani
possibile poi fece venire una colonia da
Corinto
, città alla quale risaliva la fondazione di
Siracusa
. Restituendo i loro beni agli antichi proprietari e distribuendone altri ai nuovi arrivati, sostenendo le mura demolite e i campi scoperchiati creò nell'isola tanta tranquillità quanta non se ne ricordava dai tempi dei coloni primitivi. Demolì la rocca di Dionigi ed ogni altro ricordo della schiavitù.
Non volendo somigliare ai tiranni, lasciò il potere appena gli fu possibile e visse a
Siracusa
come privato cittadino fino alla fine della vita. Per effetto della stima dei cittadini, venne comunque sempre consultato per ogni decisione importante.
In età avanzata divenne cieco ma sopportò con pazienza la sua infermità. Continuò ad essere consultato e sempre rispose senza ombra di superbia. Si diceva grato agli dei per poter essere utile alla
Sicilia
. Aveva costruito in casa sua un piccolo tempio della fortuna. Per una combinazione straordinaria egli conseguì tutte le sue vittorie nel giorno del suo compleanno.
Un tale Lafistio diceva di volerli muovere causa, a quanti gli si opponevano
Timoleonte
diceva di non farlo perché aveva affrontato tante fatiche e tanti pericoli proprio per dare a qualunque Lafistio la possibilità di adire le vie legali quando lo riteneva opportuno. Analogamente quando un certo Demereto pronunciò un'invettiva contro di lui,
Timoleonte
disse che aveva desiderato vedere a
Siracusa
la libertà di ognuno di poter parlare contro altri senza pericolo.
Alle sue esequie accorsero da tutta la
Sicilia
.
Siracusa
gli dedicò una piazza ancora detta Timoleontea.