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SESTO PROPERZIO
ELEGIE
Libro I
1 -
Properzio
dichiara in apertura il suo amore per Cinzia che sarà il tema principale dell'opera.
Melanione
riuscì infine, affrontando ogni pericolo, ad avere
Atalanta
ma per
Properzio
Amore non escogita espedienti.
Ammonizione al lettore perché eviti di soggiacere all'amore come avviene al poeta.
2 - Non serve abbellire la persona con abiti eleganti, profumi e cosmetici "il nudo Amore non ama la bellezza artificiosa".
I grandi amori del mito non nacquero dagli ornamenti ma dalla presenza.
3 - Dopo una notte di baldorie
Properzio
torna a casa e rimane incantato di fronte a Cinzia addormentata, infine lei, destatasi, lo rimprovera dell'assenza.
4 - I motivi della passione : la bellezza di Cinzia, l'incarnato, le doti e il gaudio "sotto la tacita veste".
Rivolgendosi all'amico Basso, poeta satirico, lo avverte di non cercare di distoglierlo dall'amore per Cinzia altrimenti sarà odiato da lei.
5 - Sofferenze amorose. La passione non guarda in faccia nessuno e si beffa della nobiltà.
6 -
Properzio
viaggerebbe per conoscere il mondo ma l'amore per Cinzia lo trattiene, per lo stesso motivo rinuncia a carriera ed onori.
7 - Mentre Pontico (poeta amico di
Properzio
e di
Ovidio
) si dedica alle lettere con successo
Properzio
non pensa che al suo amore ed a servire Cinzia e scrive i suoi versi solo per cantare l'amore per lei; consapevole tuttavia che questi versi gli arrecheranno fama duratura.
8 - Il timore che Cinzia lo abbandoni per partire con un altro, ovunque sarà il poeta le sarà fedele e continuerà a sentirla sua ma Cinzia rimane per amore di lui e questo lo rende felice.
9 - Anche Pontico ora è innamorato e
Properzio
più esperto di lui lo consiglia di abbandonare il verso epico e di cantare d'amore.
10 - Ancora consigli amorosi, questa volta all'amico Gallo.
11 - Cinzia è in vacanza a
Baia
(località mondana e corrotta) e
Properzio
si strugge di gelosia.
12 - Ancora lamento sulla lontananza di Cinzia.
13 - L'amico Gallo vecchio libertino si è innamorato e
Properzio
gli augura di essere felice facendogli notare come l'amore lo abbia cambiato.
14 - L'amore rende disinteressati di fronte alle ricchezze materiali.
15 -
Properzio
non crede Cinzia sincera e l'accusa di non preoccuparsi per lui, che evidentemente deve partire.
16 - Espediente letterario di un dialogo con una porta chiusa, quella di lei, davanti alla quale l'innamorato si dispera.
17 -
Properzio
è lontano da Cinzia e maledice la sua partenza. Avrebbe preferito morire e ricevere da lei l'estremo affettuoso saluto.
18 - In un bosco
Properzio
canta e si lamenta per Cinzia.
19 - L'amore, dice
Properzio
, sopravvivrà anche alla morte e lui continuerà ad amarla anche dall'al di là ma teme che lei spregi il sepolcro e lo dimentichi asciugando le lacrime.
20 - Raccomandazione a Gallo di sorvegliare il suo amore per non doverlo perdere: è presto per raccontare la storia del giovinetto
Ila
amato da
Ercole
che durante la spedizione degli
Argonauti
viene prima insidiato da
Zete e Calai
, figli di
Aquilone
, poi rapito dalle ninfe della
Misia
.
21 - Un'iscrizione funeraria in memoria di un caduto nell'esecrata guerra di
Perugia
.
22 - Il "sigillo" del primo libro, che doveva essere l'unico,
Properzio
ricorda di essere nato in
Umbria
(probabilmente
Assisi
) presso quella città di
Perugia
che ebbe a soffrire della discordia dei
Romani
.
Libro II
1 - Elegia dedicatoria a
Mecenate
che dopo il successo del primo libro ha voluto
Properzio
nel suo circolo.
Properzio
conferma le sue scelte letterarie rifiutando, sia pure garbatamente, di cantare le gesta di
Augusto
e riprendendo il tema del suo amore per Cinzia.
2 - Varie lodi della bellezza di Cinzia.
3 - La bellezza e la grazia della "dotta" Cinzia sono dono degli dei e
Properzio
la paragona alla famosa
Elena
per la quale si combatté la guerra di
Troia
.
4 - Il poeta subisce le offese ed i capricci dell'amata e alla lunga va fuori di testa.
5 - Ma la bella Cinzia è piuttosto leggera nei costumi e il poeta, geloso, la biasima ma per una questione di stile promette che non si darà a ineleganti scenate ma che la sferzerà con i suoi versi.
6 - Un canto della gelosia della quale si enumerano esempi mitici o storici. a
Roma
non c'è più pudicizia, ecc. ecc.
7 - Gioia per l'abrogazione della legge contro il celibato che minacciava di dividere i due amanti.
8 - L'innamorato disposto a tutto pur di preservare la sua unione.
9 - Lode alla fedeltà di
Penelope
e di
Briseide
comparata ai costumi libertini di Cinzia.
10 -
Properzio
, forze sollecitato da
Mecenate
prova a cantare la gloria di
Ottaviano
ma i carmi del poeta sono ancora rivolti alla poesia amorosa e non degni di cantare l'imperatore.
11 - Se non ci pensa
Properzio
a cantare Cinzia quando verrà la morte lei sarà dimenticata.
12 - Amore è un fanciullo (perchè si comporta in modo scriteriato) ed un abilissimo arciere. Ha colpito
Properzio
e non vuole più lasciarlo. Ma se mi farai morire, gli chiede il poeta, chi canterà più la tua gloria e la bellezza della fanciulla ?
13 A -
Properzio
non scrive per la folla ma per il giudizio della sua dotta fanciulla, se otterrà il suo plauso potrà affrontare " l'inimicizia di
Giove
".
13 B -
Properzio
dispone che, quando sarà il momento gli si tributi una cerimonia funebre modesta ma accompagnata dalla disperazione di Cinzia.
Si augura poi di essere morto prima di soffrire : se
Nestore
fosse morto giovane non avrebbe dovuto seppellire il figlio
Antiloco
.
14 -
Properzio
ha tanto pianto e pregato per la compagnia di Cinzia che lei, per un'intera notte, gli si concede e lui è molto contento.
15 - Ancora sulla notte passata con Cinzia con qualche particolare erotico.
16 - Torna a
Roma
un
pretore
dall'
Illiria
, già amante di Cinzia e lei comincia a civettare. Geloso
Properzio
tira maledizioni a tutti.
17 - Come stanno male gli amanti! Ma
Properzio
non demorde così Cinzia dovrà piangere, commossa dalla sua fedeltà.
18 A -
Aurora
era stata fedele a
Titone
anche quando questi era diventato vecchissimo, Cinzia non è fedele a
Properzio
nonostante la sua gioventù (!) .
18 B
Properzio
incita Cinzia a non truccarsi, a non tingersi i capelli, ecc.
19 - Cinzia, contro la volontà di
Properzio
, va in campagna ma lui se ne rallegra perchè il luogo idilliaco terrà lontana la ragazza da ogni tentazione. Lui la raggiungerà dopo qualche giorno.
20 - Giuramento di fedeltà a Cinzia da parte di
Properzio
.
21 - Cinzia ha avuto un amante sposato che si vanta di averla posseduta, e
Properzio
è geloso.
22 A - 22 B - Lasciando per un momento da parte Cinzia,
Properzio
si vanta di essere un grande amatore e sostiene che far l'amore non ha mai fatto male a nessuno.
23 - Riprendendo un tema frequente della poesia del suo tempo
Properzio
parla dei pericoli e delle umiliazioni che sopporta chi cerca l'amore di donne d'alto rango o sposate.
24 A - Deriso per le sue lamentazioni per amore di Cinzia,
Properzio
cerca meno infausti amori mercenari.
24 B -
Properzio
trastullo di Cinzia (frammento).
24 C - Ancora sull'infedeltà di Cinzia e sulla propria fedeltà.
25 - Qualunque cosa accada
Properzio
resterà fedele a Cinzia. L'innamorarsi di una donna è gran brutta cosa e sembra porti male.
26 A -
Properzio
sogna Cinzia naufraga che sta per affogare, sta per uccidersi a sua volta quando si sveglia.
26 B -
Properzio
vaneggia di viaggiare con Cinzia protetto dalla benevolenza di
Nettuno
e di altri dei.
27 - l'amante non teme la morte e " solo che l'arte gli riporti il grido della sua donna, ritornerà per un cammino da nessuna legge concesso ".
28 A - Se Cinzia dovesse morire (era forse malata ?) sarebbe subito ammessa in cielo fra le dee.
28 B - Invocazione a
Giove
per la salute di Cinzia.
28 C - Invocazione a
Persefone
. Negli inferi ci sono già tante bellezze, lascia Cinzia in terra.
29 A -
Properzio
se ne va in giro di notte e viene catturato da un gruppo di amorini.
29 B - Va a trovare Cinzia di mattina presto e la trova sola, diversamente da quanto aveva sospettato : figuraccia.
30 - E' inutile fuggire, l'amore non lascia scampo. La mia poesia, dice
Properzio
, senza l'amore è priva di valore.
31 - Un epigramma commemorativo per l'inaugurazione del tempio di
Apollo
voluto da
Ottaviano
, completato nel
28 a.C.
Descrizione del tempio .
32 - Cinzia si reca spesso fuori
Roma
e secondo
Properzio
lo fa per darsi inosservata a convegni libidinosi.
Questa volta
Properzio
si mostra tollerante e prende il malcostume dilagante (e molti spunti mitologici) come attenuanti degli errori di Cinzia.
32 A - Secondo una tradizione religiosa Cinzia seguiva il culto femminile di
Io
-
Iside
che prevedeva una veglia di dieci notti di castità.
Properzio
non è d'accordo e protesta contro la dea.
32 B - Sul vino ed i suoi effetti.
34 - l'amore " contamina i consanguinei, separa gli amici, suscita alle tristi armi gli animi prima concordi ".
Qualcuno ha attentato alla fedeltà di Cinzia, un certo Linceo che
Properzio
perdona perchè agiva per eccesso di vino.
In questa elegia un cenno esplicito a
Virgilio
che allora era impegnato nella composizione dell'
Eneide
.
Un brano conclusivo del secondo libro che ricorda altri autori e come le loro opere abbiano contato e reso famose le donne amate.
Libro III
1 -
Properzio
rivendica il proprio primato fra gli autori elegiaci latini.
2 - La fama del poeta è più duratura delle opere architettoniche.
3 - Rassegna di alcuni fatti noti della storia romana :
Orazi e Curiazi
, le spoglie della guerra macedonica trasportate a
Roma
da
Lucio Emilio Paolo
nel
168 a.C.
, gli indugi di
Fabio Massimo
e la battaglia di
Canne
; l'episodio delle oche del
Campidoglio
. Ma subito appare
Apollo
a
Properzio
e lo incita a rimanere nella poesia amorosa.
4 - Elogio di
Ottaviano
che progetta una campagna militare contro i
Parti
. Invocazione del favore degli dei.
5 - Elogio della pace. Gli amanti non cercano la guerra, bastando loro le battaglie amorose.
Anche la ricchezza, dopo la morte, non avrà più alcun valore.
Properzio
dunque dedicherà la vita all'amore e la vecchiaia allo studio lasciando ad altri la ricchezza e la gloria militare.
6 - Messaggero uno schiavo di nome Ligdarno, nel corso di una lite Cinzia manda messaggi di gelosia a
Properzio
che tutto contento le rimanda giuramenti di amore e fedeltà.
7 - Commemorazione di un naufragio nel quale ha trovato la morte un certo Peto, non identificato.
Citazioni erudite di vari naufragi e tragedie marine.
8 - La lite fra gli amanti rivela la passione e
Properzio
si bea di quelle con Cinzia.
9 - Nuova ricusazione a
Mecenate
che lo invita a comporre opere di argomento epico. Un " catalogo " di otto artisti che per
Properzio
primeggiarono nelle arti rispettive :
Lisippo
e
Calamide
nella scultura,
Apelle
e
Parrasio
nella pittura, Mentore e
Mys
nell'arte di cesellare,
Fidia
e
Prassitele
ancora nella scultura.
Properzio
insiste che vuole occuparsi solo di poesia amorosa, della quale sta traendo grande successo.
10 - Compleanno di Cinzia.
Properzio
la invita a chiedere buoni auspici agli dei, quindi a festeggiare e libare ed infine a dedicarsi alla " solennità del loro talamo ".
11 - Le vicende di
Cleopatra
, dipinta come una terribile maliarda che aveva sopraffatto la volontà dello squallido
Marco Antonio
e voleva fare di
Roma
una provincia del suo regno. Il tutto serve ad incensare, ovviamente,
Ottaviano
.
12 - Un certo Posturno parte per la guerra lasciando sola la sposa Elia Galla.
Properzio
lo depreca ma si dice sicuro che la casta Galla gli resterà fedele come
Penelope
ad
Ulisse
.
13 - Corruzione dei
Romani
amanti dell'oro e rimpianto della semplicità arcaica.
14 - Ammirazione di
Properzio
per la semplicità dei costumi di
Sparta
.
15 -
Properzio
ricorda una schiava di nome Licinia che lo aveva iniziato alle pratiche amorose. La gelosia di Cinzia verso Licinia è spunto per narrare la storia di
Antiope
ancella di sua cognata
Dirce
che la tormenta e perseguita finchè non riesce a fuggire e ritrovare i figli
Anfione
e
Zeto
, avuti da
Giove
.
Anfione
e
Zeto
la vendicano uccidendo
Dirce
, legandola ad un toro inferocito.
16 - Cinzia convoca di notte
Properzio
a
Tivoli
.
Properzio
teme agguati di malviventi ma si fa coraggio e si mette in viaggio.
17 - Un inno a
Bacco
che con il suo vino riesce a vincere l'ansia dell'animo. Episodi del mito fra i quali la trasformazione di
Arianna
in una costellazione, la metamorfosi in delfini di alcuni pirati che volevano derubare il Dio, l'ostilità di
Licurgo
e la morte di
Penteo
.
18 - Commemorazione di
Marco Claudio Marcello
, figlio di
Ottavia
, sorella di
Ottaviano
, morto nel
23 a.C.
a soli venti anni.
19 - Sulla libidine femminile il catalogo di esempi mitologici :
Pasifae
,
Tiro
,
Medea
,
Clitemnestra
,
Scilla
.
20 - Divagazioni di
Properzio
su Cinzia, l'amore, la fedeltà, ecc.
21 - Per contenere i suoi tormenti
Properzio
decide di allontanarsi da Cinzia per un viaggio ad
Atene
.
Catalogo dei dotti ateniesi :
Epicuro
,
Demostene
,
Menandro
.
22 - Elogio alle bellezze naturali di
Roma
e lunga serie di citazioni di mostruosità mitologiche che a
Roma
non si verificano.
Esortazione all'amico Tullo che ha intrapreso incarichi lontano, a tornare a
Roma
.
23 - Dispiacere di
Properzio
per aver perduto delle tavolette a lungo conservate che recavano messaggi amorosi.
24 -
Properzio
si dichiara finalmente libero del bollore della sua passione ed ormai guarito dalle sue molte piaghe amorose.
25 - Il terzo libro si conclude con
Properzio
che offeso dall'infedeltà e dalle insidie di Cinzia la abbandona augurandole di rimpiangerlo in vecchiaia.
Libro IV
Properzio
ha effettivamente abbandonato il tema monotono dei tre libri e forse cedendo alle insistenze di
Mecenate
accetta di esporre in forma elegiaca la storia romana. Lo fa immaginando di accompagnare un ospite straniero in visita a
Roma
.
1 - Mostrando la grande città all'ospite
Properzio
gli ricorda che prima dell'arrivo di
Enea
quel luogo era una grande estensione di colli e di prati, sul
Palatino
si trovava il piccolo regno dell'esule
Evandro
. Inizia la rievocazione dei tempi eroici quando i
Romani
abitavano capanne di legno ed i Senatori, vestiti di pelle, si riunivano in un prato.
Prima dell'importazione di divinità straniere si celebravano le
Palilie
(dea
Pale
) e semplici riti sacrificali, come i
Lupercali
. In quei tempi si unirono le tribù (
Tizi
,
Ramni
e
Luceri
) per formare, sotto
Romolo
, il popolo della nuova città.
Enumerazione delle città importanti in epoca arcaica nelle immediate vicinanze :
Boville
,
Alba
e
Fidene
.
Si riprende quindi la saga di
Enea
e delle origini troiane.
Entusiasmo di
Properzio
per il nuovo corso della sua opera e propositi sul contenuto della stessa.
Risponde Horos, l'ospite immaginario di
Properzio
.
Si rivela un astrologo babilonese e profetizza che
Properzio
tornerà alle sue abituali passioni.
Horos dichiara la propria affidabilità e la superiorità dell'astrologia sull'aruspicina e su altre arti divinatorie.
Per provare la propria scienza l'astrologo rivela di conoscere le origini ed altri fatti privati di
Properzio
.
2 - Parla il dio
Vertumno
, divinità agreste di origine etrusca alla quale era dedicata una statua bronzea nel
Foro Romano
, opera (si diceva) del leggendario artefice
Mamurio Veturio
, risalente ai tempi di
Pompilio
.
3 - Elegia in forma epistolare. Una sposa, dal nome convenzionale di Aretusa scrive al suo Licota, un militare eternamente impegnato in battaglie in giro per il mondo e lamentando la solitudine e l'abbandono lo implora di tornare a casa.
4 - La storia di
Tarpea
.
Tazio
assediava il
Campidoglio
(dopo il ratto delle
Sabine
),
Tarpea
(
vestale
) mentre andava ad attingere acqua alla fonte dove
Tazio
abbeverava il proprio cavallo, lo incontrò.
Tarpea
si innamora di
Tazio
(in
Tito Livio
invece tradisce per denaro).
Tarpea
approfitta della festa delle
Palilie
per avvicinare i
Sabini
e stringere patti con loro.
Tazio
conquista la rocca con l'aiuto di
Tarpea
ma vuole punire il suo tradimento e la fa uccidere. La
rupe
assunse allora il nome di
Tarpea
.
5 - Contro le mezzane o "Lene", mediatrici di amori illegittimi.
Personaggio preso in prestito dalla commedia di costume. La Lena, dice
Properzio
, affianca alla sua capacità di persuasione più oscure risorse di magia e stregoneria per catturare nuove prede alla sua mandante o per eludere la vigilanza di mariti gelosi.
Una mezzana si adopera per spingere Cinzia a vendere il proprio amore ed il proprio corpo, ma muore accompagnata dalle maledizioni di
Properzio
.
6- L'elegia consiste in una sperticata lode della vittoria di
Augusto
a
Azio
.
Dopo un preambolo altisonante in cui si parla di alloro, di canti e di flauti, si dichiara l'argomento e si descrivono rapidamente le due flotte, l'una votata alla rovina, l'altra già gloriosa di vittoria, chr di fronteggiano schierate a mezza luna.
E interviene addirittura
Apollo
, nella sua forma vindice e terribile, e si rivolge ad
Augusto
esortandolo a salvare la patria e mettendo a disposizione il suo arco.
Dopo la vittoria, mentre
Cleopatra
fugge verso il
Nilo
e un coro di divinità marine inneggia alle insegne di
Ottaviano
,
Apollo
può spogliarsi delle armi e tornare all'amata cetra; anche
Properzio
tornerà a canti e libagioni.
7 - Cinzia è morta e
Properzio
ha assistito al suo rogo. La notte il poeta sogna l'amata che lo rimprovera per averla dimenticata tanto in fretta ed essersi comportato freddamente durante il rito funebre, lui che aveva cantato con tanto calore la loro passione.
La defunta si dice comunque disposta a perdonarlo grazie ai tanti versi che le ha dedicato ma lo prega di distruggere quei versi e dedicarle solo un breve epitaffio su una stele, presso la
via Tiburtina
dove sono sepolte le sue ossa.
L'elegia ricorda in diversi passaggi il brano del XXIII canto dell'
Iliade
in cui l'ombra di
Patroclo
chiede a
Achille
di procedere senza indugio alla sua sepoltura e di fare in modo che le loro ossa possano riposare insieme.
8 - Taverne lungo la via
Appia
, fino alle porte dell'antico centro di
Lanuvio
, dove si beve, dove scoppiano risse e si fa sesso mercenario.
Properzio
viene colto di sorpresa da Cinzia mentre gode della compagnia di due etere e passa un brutto quarto d'ora mentre la donna caccia le sue amanti e lo aggredisce con le unghie e con i denti.
Infine la donna si placa, cede alle preghiere di lui e lo perdona a condizione che in futuro dimostri la sua fedeltà.
9 - Si narra l'episodio di
Ercole
e
Caco
.
Di ritorno dalla
Spagna
con le mandrie sottratte a
Gerione
(decima fatica),
Ercole
sostò presso il
Palatino
, dove il
Tevere
formava la palude del
Velabro
.
In quel luogo aveva il suo antro il mostruoso
Caco
dotato di tre teste (questo particolare non è presente in
Virgilio
e in altri autori).
Caco
rubò capi del bestiame di
Ercole
e per confondere le tracce li trascinò per la coda, ma i muggiti richiamarono l'eroe che rapidamente uccise il mostro.
Per ricordare l'impresa
Ercole
consacrò il luogo e profetizzò che sarebbe diventato un "nobile foro romano" (il
Foro Boario
).
Vinto dalla sete l'eroe si accostò alla porta di un santuario dal quale provenivano voci di fanciulle per chiedere acqua ma, poiché il luogo era strettamente riservato alle donne, la sacerdotessa lo scacciò ricordandogli che non si possono violare le proibizioni divine, come dimostrò la punizione subita da
Tiresia
che divenne cieco per aver osservato la nudità di
Atena
.
In un impeto d'ira
Ercole
abbattè le porte del tempio, si dissetò e stabilì per rappresaglia che la sua ara (
Ara Maxima
) fosse accessibile soltanto agli uomini.
L'elegia si chiude con un'invocazione a
Ercole
identificato con il dio sabino
Sanco
, legislatore e pacificatore.
10 - In occasione del restauro del tempio di
Giove Feretrio
voluto da
Ottaviano
,
Properzio
compone questa elegia sui tre episodi di "
spoglie opime
" della storia romana.
Per
spoglie opime
si intendono le armi del capo supremo degli avversari sconfitto in duello dal capo supremo delle forze romane in campo. Il primo caso riguarda
Romolo
che sconfisse il sabino
Acrone
il quale aveva intrapreso un assedio di
Roma
con le sole sue risorse per vendicare il
ratto delle Sabine
prima che tutte le genti sabine si coalizzassero per lo stesso scopo.
Il secondo episodio è quello delle armi di
Tolumnio
, comandante di
Veio
, conquistate da
Aulo Cornelio Cosso
(console
428 a.C.
).
Il terzo è quello di
Marco Claudio Marcello
che nella battaglia di
Clastidium
ottenne le armi del capo celtico
Viridomaro
.
Nei tre casi le armi furono offerte a
Giove
e custodite nel suo tempio. A ciò
Properzio
attribuisce l'origine dell'appellativo
Feretrio
(da
Ferre
, portare) perché le armi furono portate al tempio dai rispettivi conquistatori.
11. L'ultima elegia è una consolazione per la morte di
Cornelia Scipione
, figlia di
Scribonia
(la prima moglie di
Augusto
) e di
Publio Cornelio Scipione Salvitone
.
A parlare è la stessa defunta che si rivolge al marito
Lucio Emilio Lepido Paolo
(console suffetto del
34 a.C.
) esortandolo a smettere di piangere. La matrona ricorda i propri nobili natali in quanto discendente dei famosi
Scipioni
e la propria vita irreprensibile.
Benchè la sua morte sia stata prematura ella si compiace di aver vissuto nella virtù e di non aver dovuto soffrire gravi lutti.
Affida al marito i figli e raccomanda ai figli di rispettare un'eventuale matrigna e di assistere, quando verrà, la vecchiaia del padre.