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WILLIAM SHAKESPEARE

TUTTO E' BENE QUEL CHE FINISCE BENE


All's well that ends well
(Sintesi parziale)

Personaggi:
Il re di Francia
Il duca di Firenze
Bertramo conte di Rossiglione
Lafeu, vecchio lord
Parolles, compagno di Bertramo
Rinaldo, maggiordomo della contessa di Rossiglione
Il Vacca, buffone della contessa
Un Paggio
La Contessa di Rossiglione
Elena, giovane gentildonna sua pupilla
Una vedova fiorentina
Diana, sua figlia
Violenta e Mariana, amiche e vicine di casa della vedova
Cortigiani
Signori
Ufficiali
Soldati francesi
Soldati fiorentini

Scena: Rossilione, Parigi, Firenze, Marsiglia

ATTO PRIMO


Prima scena
Nel palazzo della contessa di Castiglione entrano Bertramo, la contessa, Elena e Lafeu, tutti vestiti a lutto.
Bertramo, figlio della contessa, sta partrendo per obbedire all'ordine del re di Francia che lo ha convocato alla sua corte. Il re soffre per una fistola e dopo aver consultato numerosi medici ha rinunciato alla speranza di guarire.
La contessa parla con lord Lafeu della grande perizia medica del compianto padre di Elena, sua pupilla, la cui fama è nota anche a Lafeu. Lord Lafeu accompagnerà il giovane Bertramo, la contessa benedice il figlio e tutti escono di scena tranne Elena che con un breve monologo informa il pubblico di essere innamorata di Bertramo, ma sopraggiunge Parolles col quale la giovane scambia battute sulla verginità, bene che il ribaldo la invita a dar via ma che vuole ancora conservare.

Seconda scena
A Parigi nel palazzo reale, il re accoglie Bertramo affettuosamente e ricorda la sua grande amicizia con il padre di lui, il defunto conte di Rossiglione.

Terza scena
La contessa ha già intuito i sentimenti di Elena per il figlio e ne ha avuto conferma da un maggiordomo che ha ascoltato i soliloqui della ragazza. Incontra Elena e la spinge ad ammettere di essere innamorata di Bertramo e di avere intenzione di recarsi a Parigi. La giovane ammette il suo amore, sogno irrealizzabile per la diversa condizione sociale ma precisa di voler andare a Parigi soltanto per offrire al re un farmaco lacsiatole dal padre. La contessa permette a Elena di partire e le promette il suo aiuto.

ATTO SECONDO


Prima scena
Il re di Francia congeda due gruppi di signori in partenza per la guerra in Toscana. Bertramo si lamenta con gli amici di non poter partire perché ritenuto troppo giovane per la guerra.
Lord Lafeu chiede al re il permesso di presentargli una giovane che ha conosciuto e che lo ha impressionato per la sua saggezza. Il re, vagamente divertito, acconsente.
Al cospetto del re, Elena parla di un farmaco potentissimo lasciatole dal padre ma il re non crede che la sua cura possa essere efficace quando l'intero collegio medico ha gettato la spugna. La giovane insiste gentilmente ma con tenacia, arriva ad accettare qualsiasi punizione in caso di fallimento tanto è forte la sua fiducia nella scienza di suo padre. Riesce infine a convincere il re a fare un tentativo e, se avrà successo, il re le farà sposare chi lei vorrà.

Seconda scena
Un breve intermezzo comico, a Rossiglione la contessa scambia battute con il buffone e infine lo incarica di raggiungere Elena a Parigi per consegnarle una lettera.

Terza scena
A una conversazione tra Lafeu e Parolles che parlano di prodigi e di miracoli, segue l'entrata in scena del re accompagnato da Elena. Il re è esultante e fa chiamare "tutti i signori della corte" perchè la cura ha avuto successo e alla guaritrice spetta la scelta di un marito. Elena osserva i potenziali fidanzati e scarta gentilmente alcuni di essi mentre Lafeu, in disparte, protesta di essere troppo vecchio per poter partecipare. Infine Elena indica Bertramo e il re approva senza esitazioni. Ma Bertramo rifiuta. Non è disposto, dice, a sposare l'umile figlia di un modesto medico. Il re si infuria e promette di concedere a Elena onori che possano elevarla a un grado sociale superiore a quello di Bertramo. Rimprovera duramente Bertramo per la sua superbia e gli ordina di prendere la mano di Elena. Davanti a questa reazione Bertramo cede e accetta la sposa.
Rimasti soli in scena Lafeu e Parolles litigano perché Parolles non tollera di essere chiamato servitore di Bertramo come Lafeu continua a fare.
Esce Lafeu e rientra Bertramo: il matrimonio è stato celebrato ma lui non intende consumarlo, spedirà la sposa a sua madre e partirà per la guerra in Toscana.

Quarta scena
Dopo uno scambio di battute salaci con il buffone, Parolles comunica a Elena che Bertramo sta partendo e le chiede di prendere congedo dal re.

Quinta scena
Parolles continua a discutere con Lafeu. Bertramo cerca di migliorare la pessima opinione che Lafeu ha di Parolles. Parolles conferma a Bertramo che Elena partirà.
Entra Elena e Bertramo le affida una lettera per la contessa. Bertramo parte facendo credere a Elena che tornerà molto presto.

ATTO TERZO


Prima scena
A Firenze il duca parla con dei signori della guerra in corso e si stupisce del mancato invio di aiuti da parte di suo cugino il re di Francia.

Seconda scena
Nel palazzo di Rossiglione il buffone consegna alla contessa la lettera di Bertramo. Il giovane informa la madre del suo matrimonio non consumato e giura che rimarrà sempre lontano dalla moglie.
Entra Elena accompagnata da due gentiluomini che informano la contessa che Bertramo è andato a arruolarsi per il duca di Firenze. Elena ha un messaggio di Bertramo che esclude ogni possibile riconciliazione: "Quando sarai in possesso dell'anello che porto al dito e mi mostrerai un figlio della tua carne di cui io sia il padre, solo allora potrai chiamarmi tuo marito, ma questo allora è un mai".
La contessa esce con i due gentiluomini ed Elena piange per i pericoli verso i quali ha spinto Bertramo e decide di fuggire per liberarlo dal suo impegno.

Terza scena
Il duca di Firenze affida a Bertramo il comando della cavalleria e Bertramo prega retoricamente Marte di assisterlo.

Quarta scena
Nel suo palazzo a Rossiglione la contessa riceve una lettera di Elena che ha scelto la clausura per lasciare libero il marito. Addolorata, la contessa ordina al maggiordomo di informare il figlio.

Quinta scena
Quattro donne, presso le mura di Firenze, parlano dei militari francesi, delle loro imprese e mettono in guardia Diana, la più giovane, dei tentativi di seduzione dei soldati, in particolare di Parolles la cui fama è nota anche a loro.
Entra Elena, diretta al convento, che cerca alloggio per la notte, glielo offre una vedova proprietaria dell'albergo. Le donne guardano passare le truppe fiorentine, Elena dice di conoscere la moglie di Bertramo. Passate le truppe in marcia, Elena invita la vedova e la figlia Diana a cenare con lei.

Sesta Scena
In un accampamento militare due signori tentano di convincere Bertramo che Parolles è un vigliacco e un bugiardo e, per dimostrarlo, decidono di preparare una beffa.
Parolles ha perduto in battaglia il suo tamburo e sostiene di volerlo recuperare, i compagni di Bertramo intendono catturarlo e dimostrare la sua vigliaccheria. Parolles giura che affronterà il pericolo per il suo tamburo ma nessuno gli presta fede.
Rimasto con uno soltanto dei due signori, Bertramo intende mostrargli una ragazza di cui si è invaghito, si tratta di Diana, la figlia della locandiera.

Settima Scena
Elena ha svelato la propria identità alla vedova e le chiede di aiutarla offrendole un ricco compenso. Il suo piano prevvede che Diana finga di cedere alla corte di Bertramo e gli chieda il suo prezioso anello come pegno d'amore. Diana dovrà dare un appuntamento a Bertramo ma al suo posto andrà Elena.

ATTO QUARTO


Prima scena
Uno dei due signori della sesta scena del terzo atto, insieme ad alcuni soldati, è in agguato per catturare Parolles e smascherarlo una volta per tutte. In attesa della loro vittima prendono accordi: fingeranno di parlare lingue straniere per farsi credere soldati nemici e uno di loro farà da interprete. Sopraggiunge Parolles che viene subito catturato e bendato. Assolutamente atterrito nel sentire la lingua misteriosa dei suoi aggressori, accetta senz'altro di fornire informazioni riservate al nemico pur di aver salva la vita.

Seconda scena
Bertramo incontra Diana a casa della vedova e la corteggia con insistenza finché la fanciulla, fingendo di cedere, gli da appuntamento a mezzanotte chiedendogli in pegno il suo anello. Pone come condizione che l'incontro notturno non duri più di un ora e che Bertramo non le rivolga mai la parola.

Terza scena
Due signori discorrono. Uno racconta all'altro che Bertramo ha sedotto una giovane che lo riceverà nel suo letto quella stessa sera: la notizia "riservata" evidentemente è già oggetto di pettegolezzi. Si dice inoltre che la moglie di Bertramo è morta mentre era in pellegrinaggio.
Entra in scena Bertramo che annuncia di aver sbrigato molte faccende preparandosi alla partenza. Ora vuole vedere il "ribaldo" Parolles che lo ha a lungo ingannato. Viene introdotto Parolles bendato che a domanda risponde che confesserà ogni cosa senza che sia necessario torturarlo.
Parolles viene interrogato sulle forze del Duca e sulla reputazione dei suoi ufficiali, convinto di trovarsi tra stranieri insulta Bertramo e gli altri presenti per trovarsi infine svergognato quando gli tolgono la benda.

Quarta scena
Contrariamente alle voci che corrono, Elena è ancora viva e in questa scena parla con Diana e la madre precisando i termini del loro accordo.

Quinta scena
A Rossiglione nel palazzo della contessa entrano la contessa, Lafeu e il buffone.
Lafeu chiede alla contessa se acconsente al matrimonio di sua figlia con Bertramo, ora che questi è rimasto vedovo e la contessa accetta. Viene annunciato l'arrivo di Bertramo.

ATTO QUINTO


Prima scena
In una strada di Marsiglia Elena, Diana e la vedova incontrano un gentiluomo dal quale vengono a sapere che il re si è recato a Rossiglione. Elena prega il gentiluomo di far avere una sua lettera al re e di informarlo che lei stessa sta per arrivare.

Seconda scena
A Rossiglione Parolles prega Lafeu di perdonarlo, dopo qualche resistenza Lafeu si impietosisce e dice a Parolles di accompagnarlo alla corte del re.

Terza scena
Nel palazzo della contessa. Il re, la contessa, Lafeu e persone del seguito. Entra Bertramo e il re gli comunica che dovrà sposare la figlia di Lafeu. Bertramo ne è contento e da a Lafeu, che gli chiede un pegno, l'anello che crede di aver avuto da Diana. Lafeu e il re riconoscono l'anello di Elena. Bertramo nega e racconta una storia poco credibile ma il re lo fa arrestare.
Diana racconta di essere stata sedotta da Bertramo e Parolles conferma. La giovane afferma di aver dato l'anello a Bertramo ma non vuole dire come l'abbia avuto.
Entra finalmente in scena Elena che spiega come sono andate realmente le cose: nel letto di Diana in realtà era lei, quindi si sono verificate le condizioni poste da Bertramo: lei ha avuto il suo anello e aspetta un figlio di Bertramo.
Bertramo si pente e accetta di amare Elena ed averla come moglie.
Il re permette a Diana di scegliere il marito che preferirà e ... tutto è bene quel che finisce bene.