Militare armeno, vantava una discendenza dagli Arsacidi.
Negli anni 538 e 539 combattè nella rivolta armena contro Bisanzio, divenne quindi generale nell'esercito di Cosroe I re di Persia ma poi disertò ed entrò nell'esercito bizantino.
Nel 545 combattè in Africa per Giustiniano, aderì alla rivolta di Guntari quindi lo uccise ed ottenne il comando delle truppe bizantine in Africa.
Tornato a Costantinopoli ottenne cariche e titoli onorifici e chiese di sposare Proietta, nipote di Giustiniano, ma questo matrimonio non ebbe luogo perché Artabane era già sposato con una donna armena e l'imperatrice Teodora aveva preso a difendere i diritti della moglie.
Il disappunto per questo ostacolo spinse Artabane ad aderire ad una congiura contro l'imperatore e quando la congiura venne scoperta Artabane fu privato delle cariche e posto sotto sorveglianza.
Perdonato, venne inviato con Liberio da Giustiniano in Sicilia a combattere contro Totila, riuscì a liberare l'isola dai Goti e dal 552 al 554 militò sotto Narsete.

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Riferimenti letteratura:

Procopio di Cesarea La guerra gotica

Ludovico Antonio Muratori Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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