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Guerre Messeniche



La Prima Guerra Messenica è la guerra con cui gli Spartani conquistarono la Messenia, si svolse nella seconda metà dell'VIII secolo a.C. e quando gli Spartani attribuirono ai Messeni la responsabilità dell'assassinio del re Teleclo (740 a.C.) e durò circa vent'anni. Nei decenni precedenti Sparta aveva conquistato l'intera valle dell'Eurota riducendone in schiavitù gli abitanti ed ora puntava ad acquisire sotto il proprio dominio la fertile pianura della Messenia.
Conquistatore della Messenia è considerato Teopompo, re della famiglia degli Euripontidi. La guerra si concluse con la sconfitta dei Messeni e con la loro sottomissione.

Si ribellarono nel VII secolo a.C. dando luogo alla Seconda Guerra Messenica. Le notizie su questo conflitto sono molto scarse, sembra che i Messeni approfittarono di un momento di crisi interna di Sparta per tentare di riconquistare l'indipendenza. Li guidava Aristomene che con l'aiuto di Argo e dell'Arcadia riuscì a riportare una vittoria a Steniclaro e qualche altro successo, ma infine Sparta prevalse e pose fine alla guerra con la presa della roccaforte di Eira. La Messenia fu di nuovo sottomessa e Aristomene esiliato a Rodi.

La Terza Guerra Messenica ebbe inizio nel 464 a.C. con la ribellione degli iloti messeni. Gli insorti furono assediati nella rocca di Itome. L'ateniese Cimone inviò aiuti militari agli Spartani che tuttavia li rifiutarono. Nel 462 a.C. la rocca fu espugnata e i ribelli migrarono a colonizzare Naupatto.


Riferimenti letteratura:
  • Plutarco - Vite di Cimone e Lucullo
  • Pausania - Descrizione della Grecia (III,3)



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