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San Giovanni d'Acri



Città dello stato di Israele (in ebraico il suo nome è Akko, in arabo Akka), il nome attuale è Acri, nelle fonti antiche è menzionata anche come Tolemaide. Conta circa 45.000 abitanti. Si affaccia sul Mediterraneo al limite settentrionale del Golfo di Acri.

Storia
La città è di origini molto antiche e fino al IV secolo a.C. fu nell'area di influenza della Siria.
Alessandro Magno la rese indipendente conferendole il diritto di battere moneta; sotto Tolomeo II si chiamò Tolemaide, quindi passò ai Seleucidi che la ridenominarono Antiochia.
L'imperatore Claudio vi dedusse una colonia di veterani e la chiamò Claudia Ptolemais.
Nel 638 fu conquistata dagli Arabi che la tennero finché non fu occupata dai Crociati nel 1104. Divenne allora il porto principale e il centro nevralgico delle operazioni dei Crociati in Terrasanta. Saladino la riconquistò nel 1187 e nel 1189 fu assediata da Guido di Lusignano, nel 1191 ripresa da Riccardo Cuor di Leone.
Nel 1228 Federico II di Svevia concluse l'accordo con il sultano al-Malik al-Kamil che garantiva ai cirstiani l'accesso nella città santa e Acri passò sotto la gestione degli Ospitalieri o Ordine dell'Ospedale di San Giovanni, da cui il nome di San Giovanni d'Acri.
Nel 1291, tuttavia, la città cadde in mano ai Mamelucchi dopo un tragico assedio.
Nel 1517 toccò agli Ottomani occupare la città che decadde rapidamente fino ai restauri del XVIII secolo voluti da Jazzàr Pascià governatore di Damasco.
Nel 1799 Napoleone tentò un assegio ma fu respinto dai Turchi aiutati dagli Inglesi.
San Giovanni d'Acri fu mandato britannico fino al 1948. Gli Inglesi usarono la sua cittadella come prigione per i detenuti politici.
Il 17 maggio 1948 fu occupata da forze paramilitari ebraiche e gran parte della popolazione araba fuggì.
Dal 1948 la città è sotto la sovranità dello stato di Israele.


Riferimenti letteratura:
  • Bibbia - Primo libro dei Maccabei
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche




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