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Porta Capena Roma



L'antica Porta Capena si apriva nelle Mura Serviane nella zona compresa fra Celio, Palatino e Aventino nei pressi del Circo Massimo.
In quella zona si trovava in età arcaica una delle fonti dedicate alla ninfa Egeria, luogo di incontri amorosi e filosofici fra la ninfa stessa e il re Numa Pompilio.
Nel 312 a.C. fu realizzato il primo tratto della Via Appia che partiva da Porta Capena come ancora testimonia un rudere che segnava il punto di inizio della strada consolare.
Le fonti antiche citano Porta Capena in varie occasioni: con riferimento alla vicenda di Coriolano, a una drammatica riunione del senato dopo la battaglia di Canne, all'ingresso in Roma del primo corteo in onore della dea Cibele.
Nel 19 a.C. Ottaviano Augusto dedicò un altare alla Fortuna Redux nei pressi della porta.
Ovidio, nei Fasti, parla di un tempio di Mercurio e di una fonte sacra al dio nella quale mercanti e truffaturi si purificavcano dopo aver compiuto operazioni non ortodosse. Fuori Porta Capena sorgeva un altro tempio ricordato dallo stesso autore, dedicato a Marte.
Con il tempo la zona, una volta prestigiosa per le molte memorie storiche e mitiche, subì un forte degrado e sotto Caracalla la porta, che ormai fungeva da arco di sostegno di un acquedotto, venne demolita.


Riferimenti letteratura:
  • Ottaviano Augusto - Res Gestae
  • Ovidio - Fasti



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