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Tagliacozzo



Comune dell'Abruzzo in provincia di L'Aquila, situato a 750 m.s.l.m. nell'altopiano dei Piani Palentini, nella Marsica.
La superficie del territorio comunale è di 8,7 kmq e la popolazione è di circa 7.000 abitanti.
Confina con Capistrello, Cappadocia, Carsoli, Castellafiume, Magliano de' Marsi, Pereto, Sante Marie, Scurcola Marsicana

Storia
Sembra che il primo centro abitato di Tagliacozzo si sia sviluppato in epoca medievale fra il decimo e l'undicesimo secolo, ma il territorio fu abitato in età antica dagli Equi e dai Marsi.
Quando nel 1268 gli eserciti di Corradino di Svevia e di Carlo d'Angiò si affrontarono sui Piani Palentini, la famigli comitale dei De Pontibus che possedeva il feudo di Tagliacozzo appoggiò gli Angioini.
I De Pontibus governarono la contea fino al XV secolo quando il feudo passò agli Orsini per intese matrimoniali. Nello stesso secolo la contea fu annessa allo Stato Pontificio pur rimanendo feudo degli Orsini.
Sul finire del XV secolo, tuttavia, il duca Virginio Orsini sostenne Carlo VIII conquistatore del regno di Napoli e quando questi venne cacciato il re Ferdinando II di Napoli imprigionò il duca che morì in carcere nel 1497, probabilmente avvelenato.
Il ducato passò ai Colonna che da tempo contendevano agli Orsini il possesso della Marsica.
I Colonna tennero il ducato fino al 1806 e sotto il loro governo l'importanza di Tagliacozzo diminuì a favore di Avezzano.
Nel 1714 l'Abruzzo, come tutta l'Italia Meridionale, passò all'Austria ma i Colonna continuarono a governare il ducato di Tagliacozzo-Albe. Nel 1738 con il trattato di Vienna l'Italia Meridionale andò a Carlo di Borbone-Spagna, poi fondatore della dinastia dei Borbone di Napoli.
Nel 1806 il nuovo govverno francese del regno di Napoli eliminò i diritti feudali e i Colonna persero il loro ducato abruzzese.
Nel 1860 l'impresa di Garibaldi portò alla conquista del regno di Napoli e nel 1861 nacque il regno d'Italia. Negli anni successivi il nuovo stato italiano fu impegnato in Abruzzo nella lotta contro il fenomeno del brigantaggio e in particolare contro le bande che, in alleanza con i Borbone, tentavano di ripristinare il vecchio regno di Napoli.
Nel 1876, con una grande opera finanziata dal banchiere romano Alessandro Torlonia, si conclusero i lavori di prosciugamento del Lago del Fucino che da secolo provocava tragiche alluvioni e si ricavò una vasta e fertile pianura. Effetto di questo importante cambiamento fu la crescita economica della regione nel primo decennio del XX secolo anche se nello stesso periodo molti lavoratori emigrarono dalla Marsica verso gli Stati Uniti o il Canada.
Tagliacozzo uscì relativamente indenne dal terremoto del 13 gennaio 1915 che devaastò la Marsica, tuttavia negli anni successivi la popolazione diminuì sensibilmente a causa della Prima Guerra Mondiale e dall'epidemia detta "Spagnola".
Sotto il fascismo iniziò la ricostruzione post-sismica e Tagliacozzo divenne meta di villeggiatura delle famiglie romane benestanti.
L'attività turistica conobbe ovviamente un periodo di interruzione durante la seconda guerra mondiale per poi riprendere nel dopoguerra e continuare ancora oggi.

Chiese
  • Santuario della Madonna dell'Oriente
  • Chiesa e convento di San Francesco
  • Santuario dei Santi Cosma e Damiano
  • Chiesa di Santa Maria del Soccorso
  • Chiesa della Madonna della Stella
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate
  • Chiesa dell'Annunziata
  • Chiesa di Sant'Egidio
  • Chiesa di San Nicola
  • Chiesa di San Pietro
  • Chiesa della Misericordia
  • Chiesa di San Giacomo
  • Chiesa di Santa Barbara
  • Chiesa di San Silvestro
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa di Sant'Antonio di Padova
  • Chiesa di San Sebastiano

    Palazzi
  • Palazzo Ducale
  • Palazzo Mastroddi

    Teatri
  • Teatro Talia


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