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Cascata delle Marmore



La Cascata delle Marmore è formata dalle acque del fiume Velino che con un salto complessivo di 165 metri in tre balzi si gettano nella gola del Nera nei pressi della località Marmore a circa 8 km. da Terni.
La cascata non è naturale. Fu aperta per la prima volta nel 271 a.C. quando il console Mario Curio Dentato fece scavare un canale artificiale per far defluire la palude che si creava nel territorio reatino a causa degli ostacoli che il terreno opponeva allo scorrimento delle acque.
Il canale di Curio Dentato non risultava sufficiente nei periodi di piena ma gli abitanti della Valnerina si opponevano al suo ampliamento per timore di inondazioni.
I depositi calcari del fiume ostruirono il canale quando con le invasioni barbariche le campagne della zona vennero abbandonate. Fra il 1417 e il 1422 fu scavato un nuovo canale, il Canale Reatino che tuttavia non riuscì mai ad assolvere correttamente il suo compito così come il Canale Paolino realizzato da Antonio da Sangallo il Giovane per volontà di papa Paolo III fra il 1545 e il 1546.
La soluzione fu trovata nel 1596 da Giovanni Fontana, architetto di Clemente VIII, che riattivò il canale romano aumentandone la portata e dotandolo di un "ponte regolatore" che avrrebbe dovuto calibrare il flusso della cascata. Questo dispositivo non riusciva ad evitare la tracimazione delle acque nella Valnerina quando il Velino era in piena. Quest'ultimo problema fu risolto nel 1788 dall'architetto Andrea Vici che deviò parte delle acque con un tagli diaconale riducendo l'impatto sul Nera e conferendo alla cascata l'aspetto attuale.


Riferimenti letteratura:
  • Giorgio Vasari - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica




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