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Cleonimo



Principe spartano della casa degli Agiadi, figlio di Cleomene II, fu escluso dalla successione a causa del suo carattere violento in favore di suo nipote Areo I (309 a.C.).
Fu inviato in aiuto di Taranto con cinquemila mercenari contro gli assedianti lucani e romani. Giunto a Taranto reclutò ventimila fanti e duemila cavalieri, cosa che convinse gli assedianti a trattare.
Cleonimo, razziata Metaponto, progettò di occupare la Sicilia e si impossessò di Corcira. Taranto e le altre colonie gli si ribellarono ed egli tentò invano di sconfiggerle. Si dette allora alla pirateria nell'Adriatico ma all'altezza del Brenta fu battuto dai padovani.
Infine dovette sgomberare Corcira e tornare a Sparta, dove ricevette alcuni incarichi. Nel 293 aiutò, senza successo, la Beozia contro Demetrio, nel 279 a.C. occupò Trezene ed attaccò Messene e Megalopoli.
Nel 275 a.C., per ragioni politiche, abbandonò Sparta e si unì a Pirro il quale lo incaricò di invadere il Peloponneso in cambio del trono di Sparta. L'impresa fallì e dal 272 a.C., anno della morte di Pirro, si perdono le tracce di Cleonimo.


Riferimenti letteratura:
  • Livio - Storia di Roma
  • Plutarco - Vite di Demetrio e Antonio
  • Plutarco - Pirro e Mario
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica



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