Quando Alcmena fu prossima a partorire, Era sedette alla sua porta tenendo le gambe e le dita incrociate, sortilegio che impediva il parto.
Galantide, ancella di Alcmena, si insospettì e comunicò improvvisamente che la nascita era avvenuta. Lo stupore indusse Era a balzare in piedi sciogliendo l'incantesimo e Alcmena riuscì finalmente a partorire Eracle.
Era trasformò Galantide in una nottola, animale che si credeva partorisse i figli dalla bocca.

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Riferimenti letteratura:

Ovidio - Metamorfosi

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