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Cnageo



Quando i Dioscuri attaccarono la città di Afidna per liberare la sorella Elena rapita da Teseo, lo spartano Cnageo partecipò alla loro spedizione.
Fu fatto prigioniero durante la battaglia e, venduto come schiavo, finì a fare da inserviente in un tempio di Artemide a Creta. Più tardi riuscì a fuggire portando con se una sacerdotessa e una statua della dea. Tornato a Sparta dedicò un tempio che dal suo nome fu chiamato tempio di Artemide Cnagia.
Pausania racconta la vicenda (III, 18, 3), tuttavia mette in dubbio la prima parte, cioè la cattura di Cnageo e la sua schiavitù in quanto non crede che vi fu battaglia a Afidna. Ritiene cioè che i Dioscuri ripresero Elena senza combattere perché Teseo era altrove e gli Ateniesi gli erano contrari a causa delle trame di Menesteo.


Riferimenti letteratura:
  • Pausania - Descrizione della Grecia





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