Ammiraglio ateniese durante la guerra del Peloponneso. Nel 412 a.C. intervenne contro una rivolta nella Ionia appoggiata dagli Spartani che, scoppiata a Chio e Mileto, stava propagandosi anche nell'isola di Lesbo. Diomedonte comandava un contingente di sedici navi e unendosi al collega Leonte che ne comandava altre dieci riuscì a occupare Mitilene senza che il navarco spartano Astioco potesse opporsi.
Insieme a altre navi giunte da Atene, Diomedonte e Leonte raggiunsero Chio e la saccheggiarono dopo aver represso la rivolta.
Nel 411 a.C. Diomedonte e Leonte sostituirono nel comando della flotta di Samo Frinico e Scironide destituiti su suggerimento di Pisandro, ma quando gli oligarchici presero il potere a Atene i due comandanti si schierarono contro la fazione oligarchica di Samo agendo secondo le direttive di Alcibiade e quando quest'ultimo fu esiliato furono tra i dieci generali scelti per sostituirlo.
Diomedonte fu sconfitto da Callicratida nel tentativo di soccorrere Conone a Mitilene, fu invece tra i vincitori della battaglia delle Arginuse ma dopo la vittoria insieme ad altri cinque generali fu processato e giustiziato per il mancato soccorso dei naufraghi (406 a.C.).

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Riferimenti letteratura:

Tucidide - La Guerra del Peloponneso

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