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Pompeo Colonna



Figlio di Girolamo Colonna a sua volta figlio di Antonio Colonna principe di Salerno e di Vittoria Conti, nacque a Roma il 12 maggio 1479. Orfano del padre a tre anni fu allevato dallo zio Prospero.
Partecipò alla lotta della sua famiglia contro gli Orsini e con 1501, scomunicato con altri parenti da Alessandro VI, passò al servizio della Spagna agli ordini di Consalvo di Cordova.
Per la Spagna combattè in Puglia insieme allo zio a Barletta e Cerignola. Nel 1503 Giulio II riabilitò i Colonna e il 1 novembre 1593 Pompeo si distinse combattendo contro i Francesi nella battaglia del Garigliano.
Nel 1507, dopo aver opposto molta resistenza alle insistenza della famiglia perché si considerava votato alla vita militare, accettò di abbracciare la carriera ecclesiastica in quanto lo zio cardinale Giovanni Colonna non era in buona salute e Pompeo, unico celibe dei suoi fratelli, era il più adatto ad ereditare la porpora.
Nel 1508, morto Giovanni, Pompeo ne ottenne i benefici compreso il vescovato di Rieti ma non fu nominato cardinale.
Durante una grave malattia di Giulio II, Pompeo Colonna si dedicò attivamente alla politica prendendo le difese delle libertà della popolazione romana contro i soprusi del governo pontificio. Quando il papa si riprese inaspettatamente dalla malattia privò di tutti i benefici il Colonna che tentò di organizzare una rivolta con il supporto della Francia. La situazione rientrò grazie alla mediazione di Prospero Colonna e dopo la morte di Giulio II ( 1513 ), Pompeo fu reintegrato nei suoi benefici da Leone X che nel 1517 lo creò finalmente cardinale.
Leone X morì nel 1521 e Pompeo Colonna fu in buoni rapporti con il successore Adriano VI dal quale ebbe alcuni importanti incarichi. Nel 1523, morto anche Adriano VI, Pompeo Colonna si oppose all'elezione di Giulio de'Medici ma durante il conclave cambiò posizione accordandosi con il candidato che fu eletto anche grazie ai voti del gruppo dei Colonna e prese il nome di Clemente VII.
Successivamente la politica antiimperiale del papa danneggiò i rapporti con il cardinale che presto si schierò apertamente e offrì all'imperatore Carlo V di organizzare una rivolta a Roma. Nella notte fra il 19 e il 20 settembre 1526 Pompeo si mise alla testa di un esercito e occupò varie zone di Roma mentre Clemente VII cercava rifugio in Castel Sant'Angelo. L'8 maggio 1527 partecipò con i braccianti delle sue terre al sacco di Roma. Più tardi nello stesso anno prese parte alle trattative per la liberazione del papa Clemente VII che si conclusero il 31 ottobre.
In seguito si ritirò a Napoli dove visse come luogotenente del regno fino alla morte avvenuta il 28 giugno 1532.


Titoli e incarichi di Pompeo Colonna (da G. Moroni - Dizionario di Erudizione Storico-Ecclesiastica - Vol. 13)
- Abate di Subiaco e Grottaferrata
1508 - nominato da Giulio II vescovo di Rieti
1517 - Cardinale di Ss. Apostoli poi Cardinale di San Lorenzo in Damaso
1520 - Amministrazione della chiesa di Terni
1521 - Amministrazione della chiesa di Potenza
1523 - Amministrazione della chiesa di Acerra e di Catania
1529 - Amministrazione della chiesa di L'Aquila e arcivescovato di Rosano
1530 - Amministrazione della chiesa di Monreale in Sicilia
1531 - Amministrazione della chiesa di Sarno
Legazioni in Bologna, Marca Anconetana e Ungheria
1532 - Vicerè (luogotenente) del Regno di Napoli



Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare




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