Probabilmente originario della Lorena, vissuto nell'XI secolo, Benone o Bennone fu creato cardinale prima dell'elezione di Gregorio VII (1073).
Nel 1084 fu sostenitori dell'antipapa Clemente III nominato dell'imperatore Enrico IV contro Gregorio VII. Più tardi Benone argomentò la posizione sua e degli altri cardinali scismatici in alcuni scritti fra cui quello pervenutoci con il titolo di Gesta Romanae Ecclesiae contra Hildebrandum.
In questi scritti Ildebrando-Gregorio VII veniva accusato di numerose nefandezze che avrebbe commesso prima e durante il pontificato tra cui l'oimicidio tramite sicari di alcuni avversari e un attentato alla vita di Enrico IV. Ma l'accusa più infamante che Benone muoveva al papa era la negromanzia, abominevole pratica in cui Gregorio aveva avuto illustri predecessori in Silvestro II, Benedetto IX e Gregorio VI.
Le accuse di Benone, cardinale filo-imperiale, avevano chiaramente il fine di deprecare le elezioni papali avvenute senza il consenso dell'imperatore ma non si può escludere che Benone credesse sinceramente in ciò che scriveva e nel satanismo di papi "eretici" come Gregorio VII e Silvestro II.
Benone partecipò a un sinodo dei cardinali scismatici tenutosi a Roma nel 1058 successivamente al quale non si hanno più notizie sul suo conto.