4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Ottavio Sagitta



Tribuno della plebe e protagonista di un fatto di cronaca avvenuto nel 58 d.C. e raccontato da Tacito nel tredicesimo libro degli Annali. Innamoratosi di una donna sposata di nome Ponzia, Sagitta era riuscito a convincerla a lasciare il marito per sposare lui con molti doni e una corte stringente, tuttavia una volta libera Ponzia prese tempo, inventò pretesti per rimandare e alla fine, essendole capitato un partito migliore, comunicò a Ottavio Sagitta di aver cambiato idea e di non volerlo più sposare.
Vista inutile ogni insistenza, l'innamorato chiese a Ponzia, come atto di consolazione e di comprensione, una sola notte d'amore. La donna accettò e la sera convenuta Ottavio andò da lei in compagnia di un solo liberto. Durante la notte ripresero le discussioni ma comunque i due fecero l'amore e giunto al culmine del piacere, in un raptus Ottavio pugnalò la sua amata. Nella fuga ferì anche l'ancella di lei che era accorsa al grido della padrona. Al mattino Ottavio fu arrestato, durante il processo il liberto che lo aveva accompagnato tentò di discolpare il padrone dicendo di essere l'autore dell'omicidio ma la testimonianza dell'ancella lo contraddisse e Ottavio, secondo le norme vigenti in quel periodo, fu condannato all'esilio e alla confisca dei beni. Tornò a Roma anni dopo grazie a un'aministia.


Riferimenti letteratura:
  • Tacito - Annali



  • Indice sezione