Figlio di Enrico II di Borbone-Condè e di Carlotta Margherita di Montmorency, Luigi II nacque a Parigi l'8 settembre 1621.
Iniziò a diciannove anni la carriera militare. Nel 1643 ebbe il comando delle truppe che operavano nella Francia settentrionale e il 19 maggio sconfisse l'Armata delle Fiandre nella battaglia di Rocroi, vittoria che, conseguita da un generale di ventidue anni, fece grande scalpore.
L'anno successivo intervenne in Germania in aiuto al maresciallo Turenne che si trovava in difficoltà e in agosto vinse nella battaglia di Friburgo l'esercito bavarese comandato da Franc Von Mercy.
Nel 1645 Turenne fu sconfitto a Mergentheim mentre Luigi di Borbone vinse di imperiali a Nördlingen pur riportando gravi ferite, conquistò Pilippsburg e in seguito Dunkerque.
Nel 1646 morì il padre e Luigi che fino ad allora si era fregiato del titolo di duca d'Enghien, divenne il quarto principe di Condè. Dopo una parentesi in Catalogna, dove era stato mandato su consiglio di Mazzarino per contenere i suoi successi che suscitavano sospetti e gelosie, nel 1648 Condè assunse il comando nei Paesi Bassi ed ottenne l'ennesima vittoria nella battaglia di Lens.
Richiamato dalla reggente Anna d'Austria per sedare la fronda parlamentare, riuscì anche in questo difficile compito ma il 18 gennaio 1650 fu accusato di cospirazione ed arrestato.
Fu liberato nel 1651, si ribellò e passò in territorio spagnolo. Condannato a morte in contumacia nel 1654, fu nominato generalissimo dal governo spagnolo e tentò l'invasione della Francia ma venne respinto da Turenne.
Fu riabilitato nel 1659 dopo il trattato dei Pirenei e gli furono resi beni e titoli.
Nel 1666 ripresero le ostilità e Luigi XIV gli affidò nuovi incarichi combatté contro l'Olanda e difese l'Alsazia.
Si ritirò infine per essersi ammalato e morì a Fontainebleu l'11 novembre 1686.