130-91 a.C.
Figlio del Livio Druso avversario di Caio Gracco.
Durante la sua carriera di tribuno (91 a.C.) riportò alla ribalta la questione agraria e sostenne la colonizzazione. Promosse varie riforme sociali, fra le quali la concessione della cittadinanza romana agli alleati italici dei quali prevedeva la rivolta.
In campo politico e istituzionale propose di raddoppiare il numero dei senatori aggiungendo trecento cavalieri i quali avrebbero dovuto rinunciare alla funzione di giudici.
Duramente avversato dalle forze conservatrici finì con l'essere assassinato e le sue riforme vennero abrogate, ne fu conseguenza la guerra sociale (91 - 87 a.C.) fra Roma ed i suoi alleati.

Diodoro Siculo (Bibl. XXXVII, 11) riporta il testo della formula di giuramento solenne con cui gli Italici promettevano fedeltà a Marco Livio Druso
Giuro per Giove Capitolino e Vesta di Roma e il suo patrio dio Marte e il capostipite Sole e la Terra benefattrice degli animali e delle piante e i semidei che furono fondatori di Roma e gli eroi che contribuirono ad aumentare il suo dominio, che avrò gli stessi amici e gli stessi nemici di Druso, e che non risparmierò né la mia vita, né i miei averi, né la vita di alcuno dei miei figli e dei miei parenti in favore di Druso, e di coloro che fanno questo giuramento. E se diverrò cittadino per la legge di Druso, considererò Roma la mia patria e Druso il mio più grande benefattore. Questo giuramento lo trasmetterò al massimo numero di cittadini che potrò. E se manterrò fede a questo giuramento, possa io acquistare ogni bene, se non lo manterrò, possa accadermi il contrario.¹

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Riferimenti letteratura:

Cicerone - Dell'Oratore

Velleio Patercolo - Storia romana

Plutarco - Vite di Agide e Cleomene, Tiberio e Caio Gracco

Seneca - Consolazione a Marcia

Appiano di Alessandria - Le guerre civili dei Romani

Girolamo Serra - Storia dell'antica Liguria e di Genova

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Vedi anche:

Cronologia dei magistrati romani

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Note:
1. Diodoro Siculo - Biblioteca Storica Libro XXXVII Capitolo 11 - Rusconi - I classici della storia VIII-5 - pag.290 - Traduzione di Giorgio Bejor