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Tempio di Gerusalemme



Costruito secondo la tradizione da Salomone nel decimo secolo a.C., il Tempio di Gerusalemme fu distrutto nel VI secolo a.C. da Nabucodonosor e ricostruito dopo oltre cinquant'anni da Zorobabele al termine della cattività babilonese.
Erode il Grande apportò molti abbellimenti e migliorie e lo inaugurò quattro anni prima della nascita di Gesù. I lavori avviati da Erode terminarono nel 64 d.C. ma nel 70 il tempio fu raso al suolo da Tito.

Il tempio comprendeva un atrio detto "dei gentili" esterno alla balaustrata che limitava l'accesso all'area del tempio vera e propria con l'iscrizione di divieto per i gentili, pena la morte. Nell'atrio si tenevano mercati e banchi per i cambi di valuta.
Oltre la balaustra l'edificio comprendeva i cortili delle donne, degli uomini e dei sacerdoti, in quest'ultimo sorgeva l'altare degli olocausti.
Al centro era il santuario diviso in due ambienti: il Santo con l'altare d'oro dell'incenso, la mensa dei pani della proposizione e il candelabro d'oro dalle sette braccia; e il Santo dei Santi che nei tempi più antichi conteneva l'Arca dell'Alleanza con le tavole della legge. Nessuno poteva entrarvi se non il sommo sacerdote e soltanto una volta l'anno.
Il giorno di del mese di Tshri, Festa dell'espiazione, il sommo sacerdote nel santuario confessava pubblicamente i suoi peccati e quelli di Israele.


Riferimenti letteratura:
  • Tacito - Storie
  • Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche
  • Francesco Cassini da Perinaldo - Storia di Gerusalemme




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