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Leptine



Comandante militare, fratello di Dionisio il Vecchio tiranno di Siracusa.
Nel 397 a.C. prese parte all'assedio di Mozia e alla caduta di questa città rimase a presidiare la costa siciliana con una flotta di centoventi navi. Il comandante cartaginese Imilcone, con una manovra diversiva, riuscì ad eludere la sorveglianza di Leptine, sbarcò presso Panormo, conquistò Erice, riprese Mozia e distrusse Messana. Leptine tentò di fermare l'avanzata di Imilcone verso Siracusa ma dopo aver combattuto con grande valore fu circondato da navi nemiche e costretto a ritirarsi.
I Cartaginesi assediarono Siracusa ma furono colpiti da un'apidemia di peste e non riuscirono a respingere un nuovo attacco navale siracusano comandato da Leptine e dallo spartano Faracida.
Nel 390 Leptine intervenne in un conflitto tra Lucani e Turii e facendo da mediatore riconciliò gli avversari. Il suo comportamento non fu gradito a Dionisio che gli tolse il comando della flotta e lo mandò in esilio. Il prestigio di cui Leptine godeva, tuttavia, spinse il tiranno a richiamarlo e a reintegrarlo nel comando.
Leptine morì combattendo contro i Cartaginesi nella battaglia del Monte Kronio nel 378 a.C.


Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica



  • Indice sezione