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Guglielmo Borsiere



Visitando il girone dei sodomiti, Dante incontra tra gli altri un personaggio di nome Iacopo Rusticucci il quale parla di un altro dannato giunto recentemente all'Inferno di nome Guglielmo Borsiere. Interrogato da Iacopo e da altri compagni di pena, Guglielmo Borsiere aveva riferito cattive notizie a proposito della corruzione e del malcostume imperanti a Firenze.
Non si hanno documenti che provino l'esistenza di un Guglielmo Borsiere, ma non sussistono neanche solite ragioni per ritenerlo un personaggio immaginario, tanto più che lo si trova citato anche nel Decamerone di Boccaccio dove compare come uomo di corte raffinato ma capace di graffiante ironia.
Anche l'origine del cognome rimane incerta: potrebbe derivare dal mestiere di fabbricante di borse esercitato da un antenato, oppure indicare l'appartenenza da un casato 'de Borsieri.
Dante conferma le notizie riportate da Guglielmo con una breve ed efficace invettiva contro orgoglio e dismisura di Firenze.


Riferimenti letteratura:
  • Divina Commedia - Inferno
  • Boccaccio - Decameron




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