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Reginaldo degli Scrovegni



Iniziatore della famiglia padovana degli Scrovegni, Reginaldo o Rinaldo visse nel XIII secolo. Svolse attività di prestatore governando le proprie finanze con abilità e prudenza. Fra i suoi clienti più importanti furono il comune di Vicenza e la famiglia Da Camino.
Non si conosce la data della sua morte ma risulta che dal 1290 la sua attività passò ai figli. Nel 1304 il figlio Enrico commissionò la costruzione e le decorazioni della celebre Cappella Scrovegni, finanziando i lavori per espiazione dei peccati del padre.
Dante pone Reginaldo tra gli usurai (Inf. XVII), seduto su un sabbione rovente sotto un pioggia di fuoco, porta al collo una borsa con una scrofa azzurra in campo bianco, stemma degli Scrovegni. Il dannato si rivolge a Dante con arroganza per ordinargli di andarsene e per predire la venuta in quello stesso girone di due usurai ancora in vita: Vitaliano dal Dente e Giovanni di Buiamonte. A completare il ritratto dell'usuraio, Dante aggiunge un particolare bestiale: finito di parlare Reginaldo estrae la lingua per leccarsi il naso come un bue.


Riferimenti letteratura:
  • Divina Commedia - Inferno




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