Pretore in Apulia nel 212 a.C., conquistò alcune città passate ai Cartaginesi ma in seguito non seppe mantenere il controllo sui suoi soldati che si lasciarono andare a totale indisciplina.
Quando fu costretto ad affrontare Annibale nei pressi di Herdonia fu sconfitto, fuggì e lasciò che i Cartaginesi massacrassero gran parte dei suoi diciottomila soldati. Accusato da Gaio Sempronio Bleso davanti al popolo di aver perso l'esercito per imprudenza e incapacità, tentò di attribuire ogni responsabilità ai soldati ma comprendendo che le sorti del processo volgevano al peggio, andò in esilio volontario a Tarquinia.
L'episodio del trionfo offertogli dal senato e rifiutato da Fulvio Flacco è raccontato da Valerio Massimo ma si tratta certamente di un errore.

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Riferimenti letteratura:

Livio - Storia di Roma

Valerio Massimo - Fatti e detti memorabili

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