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Camposanto di Pisa



Situato al lato nord di Piazza del Duomo, il Camposanto Monumentale di Pisa può essere considerato un grande museo a cielo aperto.
Secondo la tradizione fu costruito per accogliere la terra del Golgota trasportata dalle navi pisane rientrate dalla seconda crociata. In realtà a motivare la costruzione del Camposanto fu prima di tutto l'esigenza di ricollocare le numerose sepolture che si trovavano intorno alla cattedrale.
La realizzazione degli affreschi ebbe inizio nel 1360 circa, quando la costruzione non era ancora terminata. I pittori Francesco Traini e Bonamico Buffalmacco sviluparono la loro opera sul tema della vita e della morte quando il ricordo della tragica epidemia di peste che devastò l'Europa dal 1348 era ancora vivissimo. Altra fonte di ispirazione furono gli allucinanti scenari infernali descritti da Dante Alighieri nella Divina Commedia, capolavoro già allora largamente conosciuto.
Il Trionfo della Morte e il Giudizio Universale furono dunque le prime opere del ciclo di affreschi del Camposanto. Nei successivi decenni furono dipinte le Storie dei Santi Pisani dai pittori Andrea Bonaiuti, Antonio Veneziano e Spinello Aretino. Nel quattrocento gli affreschi della parete settenreionale furono completati da Benozzo Gozzoli.
Il Camposanto accoglie le sepolture di molti docenti dell'Università di Pisa, di governanti della città e dei membri delle famiglie più prestigiose, in particolare dei Medici. Nei secoli è stato arricchito con sarcofagi antichi e epigrafi romane, sculture e dipinti, reperti di siti archeologici della regione. Il tutto ha dato vita a uno dei più antichi musei d'Europa.


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