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Eutimo



Pugile greco nato a Locri Epizefiri, figlio di Asticle ma secondo una leggenda figlio del fiume Cecino.
Vinse nel pugilato la LXXIV Olimpiade, ma nella successiva fu battuto da Teagene di Taso. Quest'ultimo partecipò anche alla gara di pancrazio ma non vinse perché era spossato dalla lotta contro Eutimo. Gli Ellanodici imposero a Teagene unamulta perché ritennero che aveva sfidato Eutimo per rancore personale.
Nella LXXVI Olimpiade Teagene non si presentò per il pugilato e la gara fu vinta da Eutimo.
La statua di Eutimo in Olimpia, ricordata da Pausania, era opera dello scultore Pitagora di Reggio.
In seguito Eutimo passò in Italia, nella città di Temesa dove ogni anno veniva sacrificata una vergine ad un genio maligno che era stato compagno di Ulisse di nome Eroe, ucciso dagli abitanti di Temesa per aver stuprato una giovane. Eutemo vide la vergine destinata al sacrificio annuale e se ne innamorò. Si scontrò con il genio e lo vinse liberando Temesa dalla maledizione e sposò la vergine.
La lotta di Eutimo con Eroe era rappresentata in un dipinto visto da Pausania in Olimpia.


Riferimenti letteratura:
  • Pausania - Descrizione della Grecia



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