Funzionario del Sacro Romano Impero, originario della Baviera.
Nel 1191 discese in Italia con Enrico VI di Hohenstaufen e comandò saccheggi nelle terre dell'Abbazia di Montecassino. Quando Enrico tornò in Germania, Diopoldo rimase in Terra di Lavoro.
Nel 1197 catturò Riccardo d'Aquino, cognato di Tancredi di Sicilia, che fu atrocemente ucciso per ordine di Enrico VI il quale passò a Diopoldo il titolo di conte di Acerra che era stato di Riccardo.
Alla morte di Enrico VI, Diopoldo prese con se il piccolo Federico II del quale voleva ottenere la tutela ma fu tradito da Gualtiero di Palearia e costretto a riconsegnare Federico al papa Innocenzo III.
Sotto Ottone IV, Diopoldo fu nominato duca di Spoleto e conte di Assisi e rimase fedele all'impero e ostile alla Chiesa. Morto Ottone IV nel 1218, fu fatto prigioniero da Giacomo conte di San Severino e detenuto in Germania fino al 1220 quando fu rilasciato per ordine di Federico II.
Non tornò più in Italia, la data della sua morte non è nota.