Figlio di Giscone, nel 410 a.C. ebbe la carica di suffeta, la più alta di Cartagine.
Nel 409 a.C. giunse in Sicilia con un grosso esercito per soccorrere Segesta contro Selinunte. Sbarcato a Lilibeo, raggiunse Selinunte e l'assediò, i Selinuntini resistettero per nove giorni, quindi i Cartaginesi distrussero la città e fecero strage della popolazione.
Annibale passò ad assediare Imera e la distrusse anche se Diocle di Siracusa aveva portato in salvo gran parte degli abitanti, quindi rientrò a Cartagine con il bottino.
Nel 406 a.C., affiancato da Imilcone, tornò in Sicilia per assediare Agrigento e durante l'assedio morì per l'epidemia di peste che colpì il campo cartaginese.

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Riferimenti letteratura:

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

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Vedi anche:

Prontuario nomi cartaginesi

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