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Venosa



Comune della Basilicata in provincia di Potenza, situata nel nord-est della regione in territorio collinare.
Venusia, la cittadina dei Sanniti fu conquistata nel 291 a.C. dal console romano Lucio Postumio Megello che vi dedusse una colonia di ventimila persone. Nel 216 a.C. Venosa accolse Gaio Terenzio Varrone reduce della sconfitta di Canne, nel 208 vi morì il console Marco Claudio Marcello ferito in un agguato dai Cartaginesi.
Venosa prese parte alla guerra sociale con gli altri Italici ottenendo il titolo di municipium e la cittadinanza romana nell'89 a.C. In quel periodo fu detenuto a Venosa Osinta figlio di Giugurta re di Numidia che era stato catturato da Mario. Il comandante sannita lo liberò e se ne servì per spingere alla diserzione i Numidi che militavano nell'esercito consolare.
Nel 65 a.C. nacque a Venosa il poeta Quinto Orazio Flacco che in seguito si stabilì a Roma. Con la riforma di Augusto Venosa rientò nella Regio II Apulia et Calabria.
Diversi invasori la occuparono nel Medioevo: gli Eruli nel 476, gli Ostrogoti nel 493; verso il 590 i Longobardi e successivamente i Bizantini.
Tra l'848 e l'852 l'imperatore Ludovico II liberò Venosa e la regione circostante dai Saraceni.
Nel 1041 l'intera regione fu conquistata dai Normanni e Venosa venne assegnata a Drogone d'Altavilla. Nel 1133 fu saccheggiata da Ruggero II.
Seguirono gli Svevi: Federico II fece costruire il castello trasformato in seguito in convento. Nel 1232 nacque a Venosa Manfredi, figlio di Federico II e di Bianca Lancia.
Nel 1304 Venosa, passata agli Angioini, divenne contea di Roberto il Saggio. Nel XV secolo fu concessa in feudo agli Orsini, passò quinsi agli Spagnoli e divenne feudo dei membri della famiglia Gesualdo che dal 1561 furono principi di Venosa.
Dal XVII secolo la città subì più volte seri danni a causa dei terremoti: nel 1625, 1688, 1694 e poi nel 1851, 1857, 1930, 1980.


Riferimenti letteratura:
  • Polibio di Megalopoli - Storie
  • Livio - Storia di Roma
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Plutarco - Vite di Pericle e Fabio Massimo
  • Appiano di Alessandria - Le guerre civili dei Romani
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica



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