4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Spurio Melio



Protagonista di un significativo episodio tramandato da Livio (III,13 e sgg), il cavaliere Spurio Melio disponeva di ingenti mezzi finanziari.
Quando nel 440 a.C. scoppiò a Roma una grave carestia, fece incetta di cereali in Etruria per distribuirli alla plebe gratuitamente o a prezzi modestissimi. Lucio Minucio, prefetto all'annona, preceduto da Melio sui mercati etruschi non riusciva ad approvvigionare le scorte statali e, da patrizio qual'era, detestava la popolarità che il cavaliere andava accumulando. Prese quindi ad agire contro Spurio Melio accusandolo di attività sediziose volte a far crollare l'ordinamento repubblicano per impadronirsi del potere.
Nel clima rovente di quell'epoca di grandi lotte sociali, la contesa fra Minucio e Melio creò presto dei seri disordini, tanto che per far fronte alla situazione i consoli in carica nominarono dittatore il vecchio Lucio Quinzio Cincinnato.
Minucio citò Melio in giudizio e Cincinnato gli ordinò di presentarsi ma Melio tentò di fuggire e fu ucciso da Caio Servilio Aala, maestro di cavalleria di Cincinnato.
La plebe reagì ma, stando a Livio, il vecchio dittatore seppe calmare gli animi, inoltre la plebe ottenne che per l'anno successivo in luogo dei consoli fossero eletti dei tribuni militari con potestà consolare (carica questa accessibile anche ai plebei).
Per alcuni studiosi moderni l'episodio è inventato o mistificato, in effetti è poco credibile che un privato cittadino in quegli anni arrivasse ad aspirare al potere supremo, tuttavia la vicenda è significativa per la tensione sociale che mette in luce e per il modo in cui evidenzia il basso livello morale e politico al quale erano arrivate le fazioni in lotta.


Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Livio - Storia di Roma
  • Cicerone - La Repubblica
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica



  • Indice sezione