4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Francesco Erizzo doge di Venezia



Novantottesimo doge di Venezia dal 1631 al 1646.
Francesco Erizzo apparteneva a una famiglia della nobiltà istriana, aveva svolto numerosi incarichi ed era stato ambasciatore presso il papa Urbano VII e l'imperatore Ferdinando II.
Fu eletto doge il 10 aprile 1631, succedendo a Niccolò Contarini. Nel momento dell'elezione la peste stava imperversando e continuò a mietere vittime durante l'estate e l'autunno. Solo il 28 novembre fu possibile proclamare una festa di ringraziamento alla Madonna per la fine del contagio. La tremenda epidemia aveva ucciso un quarto della popolazione.
Il periodo che seguì fu caratterizzato da uno sforzo di ricostruzione anche psicologica mentre la Repubblica si manteneva neutrale rispetto alle questioni internazionali. Durante il dogato di Francesco Erizzo furono costruiti i primi teatri pubblici e fu aperta la prima casa da gioco.
Nel 1638 navi turche furono catturate in acque veneziane ed affondate.
Nel 1642 Venezia aiutò i Farnese contro il papa Urbano VIII che tentava di impadronirsi del ducato di Castro; la questione fu risolta dopo due anni e Castro rimase ai Farnese.
Nel 1644 e 1645 si verificarono nuovi scontri con la flotta turca e le navi veneziane subirono gravi sconfitte. Il senato incaricò il doge di assumere personalmente il comando della flotta ma Erizzo morì il 3 gennaio 1646.
Fu suo successore Francesco da Molin.


Vedi anche:
  • Dogi di Venezia



  • Indice sezione