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Antenora



La seconda zona del nono cerchio dell'inferno dantesco, vi sono puniti i traditori della patria o della propria parte politica.
Il nome deriva da quello di Antenore, un Troiano che in opere minori (Darete Frigio, Ditti Cretese, ecc.) tradisce la patria accordandosi con i Greci e favorendo la loro entrata in Troia.
I versi dedicati all'Antenora sono XXXII 70-139 e XXXIII 1-90. I peccatori di cui si parla in tali versi sono Bocca degli Abati, Buoso da Duera, Tesauro di Beccaria, Gianni de'Soldanieri, Gano di Maganza, Tebaldello de'Zambrasi, il conte Ugolino della Gherardesca e l'arcivescovo Ruggieri.
La pena inflitta nell'Antenora è affine a quella della Caina: i peccatori sono immersi nel ghiaccio. Dante non chiarisce i particolari ma la sola differenza sarebbe nella posizione del capo dei dannati, verso il basso nella Caina, in avanti nell'Antenora. Il guardare avanti comporta una maggiore esposizione al vento e rende la pena ancora più grave.


Riferimenti letteratura:
  • Divina Commedia - Inferno



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