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Rossellino della Tosa



Nato a Firenze nel 1260 da famiglia nobile, intorno al 1285 Rossellino della Tosa sposò Piccarda Donati dategli dal fratello Corso Donati, capo della fazione nera, dopo averla fatta rapire dal collegio di Santa Chiara in cui la giovane era entrata per farsi suora.
Con l'aiuto del cognato, Rossellino acquisì rapidamente grande importanza tra i Guelfi Neri di Firenze. Per alcuni anni ricoprì cariche all'esterno della città: fu podestà di Montemurlo nel 1291, di Faenza nel 1293 e di Modena nel 1298.
Nel 1300, con l'appoggio di Carlo di Valois e di Bonifacio VIII e l'aiuto dell'esercito francese appositamente entrato in Firenze, un gruppo di Guelfi Neri riuscì a radiare da Firenze i Guelfi Bianchi, ma dopo questa estromissione la parte nera si divise a sua volta in due fazioni, la prima capitanata da Corso Donati che mirava a diventare unico signore di Firenze non senza l'appoggio dei Ghibellini toscani, l'altra guidata dalla famiglia della Tosa.
Nel 1308 Corso Donati annunciò il proprio matrimonio con una nobile di famiglia ghibellina.
Rossellino della Tosa e i suoi compagni di partito, riuscirono a far condannare come traditore Corso Donati che fu costretto a fuggire da un moto popolare. Inseguito, cadde dal cavallo e venne ucciso, era il 6 ottobre 1308,
Rossellino, dopo alterne vicende della politica cittadina, morì intorno al 1330 ormai privo di alcun potere.


Riferimenti letteratura:
  • Franco Sacchetti - Il Trecentonovelle




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