Fratello del sommo sacerdote Onia III, intorno al 175 a.C. riuscì a corrompere con un'ingente somma di denaro il re di Siria Antioco Epifane che lo investì del sommo sacerdozio privandone Onia.
Evidentemente Antioco non aspirava soltanto al denaro ma anche all'ellenizzazione della Giudea, infatti fece introdurre da Giasone molti costumi greci, fra cui un ginnasio, a danno delle tradizioni giudaiche. Giasone inviò anche un'offerta a Eracle per i giochi di Tiro ma i suoi incaricati si dileguarono con la somma.
Nel 172 a.C. un certo Menelao, fratello di Simone già rivale di Onia, versò ad Antioco un importo maggiore di quello pagato da Giasone ed ottenne la carica di quest'ultimo.
Più tardi, durante una spedizione di Antioco in Egitto, Giasone tentò di riprendere Gerusalemme facendo strage della cittadinanza ma fu sconfitto e dovette fuggire di nuovo.
Dopo anni di esilio errabondo morì in carcere a Sparta dimenticato da tutti.

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Riferimenti letteratura:

Bibbia - Secondo libro dei Maccabei

Divina Commedia - Inferno

Francesco Cassini da Perinaldo - Storia di Gerusalemme

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