Detto Filone Ebreo. Il maggiore filosofo e teologo ebreo nel mondo greco romano di cui restino le opere.
Nacque ad Alessandria d'Egitto intorno al 30 a.C. da una famiglia aristocratica che ai tempi di Giulio Cesare aveva ottenuto la cittadinanza romana.
Personaggio autorevole nella vita politica cittadina, fu membro della delegazione del 40 che chiese a Caligola di concedere agli Ebrei di Alessandria il diritto di seguire le leggi dei padri e di non venerare l'imperatore. Dopo la morte di Caligola, Filone scrisse un resoconto di questa missione che ci è pervenuto solo in parte.
Morì nel 45 d.C.
Scrisse le sue opere in greco. La sua teologia, definita giudaico-cristiana, si presenta radicata sulla cultura filosofica classica. Nella dualità Dio-Logos Filone legge le strutture della generazione prima dalla quale emana il mondo.

Opere
Commentari al Pentateuco
Vita di Mosè
Trattato sulla Provvidenza
Sull'eternità del Mondo
Ogni uomo onesto è libero
Alessandro, ovvero che gli animali hanno la ragione
La costruzione del Mondo
La vita contemplativa
L'erede delle cose divine
Legatio ad Gaio

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Riferimenti letteratura:

Eusebio di Cesarea - Storia Ecclesiastica

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