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Termine



Terminus
Il dio Termina
Dio romano dei confini e delle pietre terminali.
Secondo Dionigi di Alicarnasso il suo culto fu istituito da Numa Pompilio che ordinò di segnare il confine delle proprietà con pietre appositamente consacrate.
Gli dedicavano le feste Terminali che si celebravano ogni anno il 25 febbraio.
In questo giorno i proprietari di campi confinanti si raccoglievano intorno al sasso terminale per offrire al dio sacrifici incruenti come focacce e frutta, il rituale infatti non prevedeva versamento di sangue.
In età arcaica Termine proteggeva anche i confini dello stato ma successivamente questa credenza venne abbandonata ed in età classica si riferiva prevalentemente alle linee di confine delle proprietà private (campi, tenute, ecc.), tuttavia perdurò l'uso di venerare un simulacro di Termine posto nei pressi di Laurentum dove anticamente si trovava l'estremo confine del territorio romano.
Una tradizione raccontava inoltre che quando fu decisa la costruzione del tempio di Giove sul Campidoglio si consultarono gli auguri per ottenere il permesso di varie divinità che avevano luoghi di culto nello stesso sito. Tutti gli dei invocati accettarono che i loro altari fossero rimossi per far spazio al nuovo tempio, tranne Termine, Marte e Juventus, la gioventù. Gli auguri interpretarono questo rifiuto come un presagio positivo: la stato romano sarebbe rimasto giovane e sicuro nei propri confini, quindi le cappelle di queste tre divinità vennero incluse nel tempio, ma su quella di Termine fu necessario praticare un'apertura nel tetto perchè le immagini del dio non dovevano mai essere coperte.
In effetti la figura di Termine potrebbe essere considerata come un attributo dello stesso Giove, protettore della repubblica e quindi dei suoi confini come dimostrerebbe la presenza della sua cappella nel tempio capitolino ed il fatto stesso che il Campidoglio si trovava ben lontano dai confini dello stato, tuttavia è probabile (e non sarebbe un caso isolato) che nel corso del tempo la varietà dei culti e dei riti dei Romani abbia indotto molti fedeli ed alcuni autori a considerare Termine come un'identità a se stante.


Riferimenti letteratura:
  • Ovidio - Fasti
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Aulo Gellio - Notti Attiche
  • Agostino di Ippona - La città di Dio



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