Nacque ad Apamea (Siria) fra il 140 a.C. ed il 130 a.C.
Ad Atene fu discepolo di Panezio. Nell'86 a.C. fu ambasciatore di Rodi a Roma.
Famosa la sua scuola di Rodi, che ebbe fra i suoi allievi anche Pompeo e Cicerone. Morì più che ottantenne.
Seguace dello stoicismo mediano, scrisse molte opere di erudizione, filosofia, storia, geografia e scienze naturali di cui abbiamo scarsi frammenti. Si occupò anche di magia e di misticismo.
La sua opera storica in cinquantadue libri era una continuazione di Polibio dal 146 a.C. ai tempi di Silla.
Macrobio (Sat. 23,7) cita un suo trattato intitolato Sugli eroi e i demoni.
Strabone spesso polemizza sull'accuratezza delle opere geografiche di Posidonio.
Plinio il Vecchio lo utilizza più volte come fonte e racconta di come nel 61 a.C. Pompeo gli rese omaggio nella sua casa di Rodi.
Agostino di Ippona (Città di Dio, V, 2) confuta le teorie astrologiche di Posidonio che leggeva in un trattato di Cicerone per noi perduto.

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Riferimenti letteratura:

Plinio il Vecchio - Storia Naturale

Plutarco - Demostene e Cicerone

Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo

Macrobio - Saturnali

Agostino di Ippona - La città di Dio

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