Figlio di Ares e Demonice, re dell'Etolia.
La figlia Marpessa fu rapita dal corteggiatore Ida ed Eveno si lanciò all'inseguimento con la sua velocissima quadriga. Non riuscendo a raggiungere la figlia uccise i cavalli e si gettò nel fiume Licorma.
In una variante del mito Eveno, analogamente ad Enomao, sfidava in una gara di quadrighe i pretendenti della figlia, comminando la morte a chi perdeva. Dopo aver ucciso molti rivali fu sfidato da Ida, che guidava il carro del padre Posidone, perse e si lanciò all'inseguimento. Ancora sconfitto si suicidò per la vergogna.

Il solo Igino lo considera figlio di Eracle. (Fabulae 162).

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Riferimenti letteratura:

Igino - Fabulae

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

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