4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Dittatore



Nell'antica Roma la dittatura era una magistratura di carattere straordinario alla quale si ricorreva in caso di grave pericolo per evitare che il comando distribuito nelle mani di due persone (i consoli) o di più di persone (i tribuni consolari) provocasse discordie ed inefficienze nelle azioni militari.
Il dittatore deteneva i pieni poteri sia in campo militare, sia in campo civile (imperium maximum), rimaneva in carica al massimo sei mesi ma in genere si dimetteva prima della scadenza se la situazione di pericolo era risolta.
Il dittatore aveva facoltà di sospendere i consoli e tutti gli altri magistrati, oppure poteva lasciarli in carica comunque sottoposti alla sua autorità. Ciò non valeva per i tribuni della plebe e ne nacquero molti contrasti non essendo chiaro se anche il dittatore dovesse rispettare il veto del tribuno. Veniva nominato dai consoli e subito dopo l'elezioone sceglieva un maestro di cavalleria (magister equitum) che aveva appunto il comando dei cavalieri durante le battaglie.
La prima dittatura ricordata da fonte attendibile fu quella di Tito Larcio che secondo Dionisio di Alicarnasso mentre era console nel 501 a.C. assunse la carica d'accordo con il collega Quinto Clelio e scelse come maestro di cavalleria Spurio Cassio. Livio riporta le stesse notizie tramite che indica come collega di Larcio nel consolato del 501 a.C. Postumio Cominio.
Gli studiosi non escludono che la dittatura possa essere stata conferita anche in epoche più antiche e fra le varie ipotesi sulla sua origine è che derivi dalla magistratura ordinaria usata nella Lega Latina e in varie città del Lazio.
Mentre le dittature più importanti furono assegnate quando si trattava di emergenze militari (es. Cincinnato, Furio Camillo) in altri casi il dittatore aveva un compito determinato e la durata della sua carica era commisurata a quella del compito stesso, come nel caso del dittatore per i comizi che veniva noninato soltanto per convocare i comizi elettorali quando i consoli erano impossibilitati a farlo.
Inizialmente la dittatura era riservata ai patrizi, il primo dittatore plebeo fu Caio Marcio Rutulo, nominato nel 357 a.C. per affrontare una coalizione etrusca che riuscì a sconfiggere nonostantio il boicottaggio dei patrizi.
Sul finire del terzo secolo l'uso di nominare dittatori decadde. Quando Silla si fece nominare dittatore nell'82 a.C. e depose la carica nel 79 a.C. si trattò di una situazione molto diversa che rappresentava una monarchia di fatto. L'esempio di Silla fu seguito da Cesare che fu dittatore dal 49 a.C. alla morte. In seguito non furono più nominati dittatori e pochi anni dopo, con Augusto, ebbe inizio l'epoca imperiale.


Riferimenti letteratura:
  • Polibio di Megalopoli - Storie
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Livio - Storia di Roma
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Plutarco - Vite di Lisandro e Silla
  • Plutarco - Temistocle e Camillo
  • Plutarco - Alessandro e Cesare
  • Dione Cassio - Storia romana
  • Niccolò Machiavelli - Discorsi sopra la prima decade di Tito Livio
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani




  • Indice sezione