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Publio Elvio Pertinace imperatore



EmperorPertinax
Publio Elvio Pertinace
By ancienthistory.about.com
[Public domain], via Wikimedia Commons
Publio Elvio Pertinace nacque in Liguria nel 126 d.C., figlio di un liberto di nome Elvio Successo.
Dopo aver completato la propria istruzione ed essersi dedicato per qualche tempo all'insegnamento, intraprese la carriera militare che lo portò in Siria, in Britannia, quindi nella Mesia.
Fu poi procuratore in Italia ed in Dacia, comandante in Pannonia e, nel 171 in Rezia.
Nel 174 o 175 ottenne il consolato, quindi il governo provinciale della Mesia, poi della Dacia e della Siria.
Prima del suo secondo consolato, nel 192, fu ancora comandante in Britannia (185-187), proconsole in Africa (188) e prefetto di Roma.
Quando, la notte di capodanno del 193 Commodo fu ucciso, Pertinace venne proclamato imperatore.
Le fonti (la più importante è Dione Cassio) lo descrivono moderato e rispettoso del Senato. Rifiutò il titolo di Augusta per sua moglie Flavia Tiziana, figlia di Tito Flavio Sulpiciano, ed in generale evitò ostentazioni ed onori eccessivi.
Le difficoltà economiche provocate dagli eccessi del predecessore lo portarono ad applicare una politica economica molto rigida che presto lo rese impopolare. Perse anche la stima dei pretoriani che lo avevano sostenuto perché non riuscì a pagare le gratifiche che aveva promesso loro prima di essere eletto. Il 28 marzo 193 i pretoriani si ribellarono e Pertinace venne ucciso.
Secondo Dione l'uomo era capace ed esperto. La sua austera figura di anziano incuteva rispetto ed egli avrebbe avuto miglior fortuna se non avesse cercato di risistemare le cose dello stato troppo rapidamente.
Più tardi venne divinizzato da Settimio Severo.


Riferimenti letteratura:
  • Storia Augusta
  • Eusebio di Cesarea - Storia Ecclesiastica


    Vedi anche:
  • Cronologia degli Imperatori Romani




  • Indice sezione