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Riferimenti Genealogici

Genitori:

  • Famiglia: Gens Claudia
  • Marco Claudio Marcello console nel 51 a.C.



    Questore nel 64 a.C., pretore nel 54 a.C. e console nel 51 a.C. con Servio Sulpicio Rufo.
    Secondo Plutarco fu lui, insieme a Marco Crasso e Scipione Metello, ad avvertire Cicerone della congiura che Catilina stava preparando.
    Di fede anticesariana, come racconta Dione Cassio, tentò in ogni modo di contenere il crescente potere di Cesare che all'epoca del suo consolato si trovava ancora in Gallia, e tentò di costringerlo a congedare l'esercito al termine della missione. Incaricò Pompeo di difendere la città durante i disordini che si andavano verificando fra le due fazioni politiche e gli assegnò due legioni che in precedenza, con il pretesto della guerra contro i Parti, erano state tolte a Cesare. Cesare, tuttavia, non si lasciò intimidire, anzi mostrò di considerare l'averlo privato di due legioni come un gesto ostile che giustificava il suo mantenere in forza il proprio esercito.
    Dopo la battaglia di Farsalo Marcello andò volontariamente in esilio a Mitilene (isola di Lesbo).
    Nel 46 a.C., per intercessione di alcuni senatori fra cui Cicerone , ebbe la grazia che non aveva mai richiesto ma venne ucciso ad Atene durante il viaggio di ritorno a Roma.
    Uomo coltissimo, aveva approfondito gli studi durante l'esilio. Cicerone ne parla nel 'Brutus' raccontando che Bruto aveva fatto visita a Marcello ed era rimasto profondamente colpito dalla personalità dell'esule; inoltre nell'orazione 'Pro Marcello', Cicerone ringrazia Cesare per aver richiamato Marcello dall'esilio. Anche nella XIII Filippica Cicerone cita Marcello in un elenco di consolari insigni purtroppo defunti all'epoca dell'orazione.
    Anche Cesare nelle prime pagine del De bello civili ricorda Marcello, nonostante fosse suo avversario, per la moderazione dimostrata nei suoi interventi in senato.
    Seneca, nella Consolazione ad Elvia (scritta mentre era egli stesso in esilio), porta Marcello come esempio per dimostrare che anche l'esule può conservare grande dignità.


    Riferimenti letteratura:
  • Cesare - La guerra civile
  • Cicerone - Filippiche
  • Plutarco - Alessandro e Cesare
  • Plutarco - Demostene e Cicerone
  • Dione Cassio - Storia romana
  • Seneca - Consolazione a Elvia
  • Svetonio - Vite dei Cesari


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani





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