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Marte



Nella mitologia romana Marte è il dio della guerra, dell'agricoltura e dello stato.
Era figlio per partenogenesi di Giunone, sposo della dea Bellona ed amante di Venere. Originariamente era chiamato Marte Silvano, dio della vegetazione primaverile, come Marte Gradivo venne identificato con il dio greco Ares e da questa associazione derivava la sua funzione di dio della guerra, funzione prevalentemente rituale: le sue feste a marzo e ad ottobre segnavano l'apertura e la chiusura della stagione delle campagne militari.
Come dio dello Stato, era padre di Romolo e Remo, la cui madre fu la vergine Rea Silvia.
Marte, Giove e Quirino formarono la triade adorata sul Quirinale. Nelle Metamorfosi di Ovidio si legge che Marte, con il consenso di Giove, rapì il figlio Romolo che era giunto al termine della sua vita e lo portò nel cielo dove divenne Quirino,
Un tempio dedicato a Marte Ultore (vendicatore) fu votato da Ottaviano prima della battaglia di Filippi del 42 a.C. (come racconta Svetonio) ma venne inaugurato solo nel 2 a.C. I suoi resti sono visibili nel Foro di Augusto.

Marte/Ares in Igino
Prologo: nell'elenco degli dei
3. Il vello d'oro esposto nel tempio di Marte
6. Odia Cadmo che ha ucciso un serpente a lui sacro
22. Il vello d'oro esposto nel tempio di Marte
31. Padre di Cicno
45. Padre di Tereo
84. Padre di Enomao
148. Ama Venere, Vulcano marito di Venere intrappola i due amanti. Padre di Armonia
158. Figli di Marte
171. Ama Altea
173. Padre di Alconte
179. Padre di Armonia
198. Padre di Niso
225. Sposo dell'amazzone Otrera
242. Padre di Niso

Le armi di Marte
Nella residenza del pontefice massimo si conservavano le "sacre aste" e gli scudi (ancilia) di Marte. Si riteneva che queste armi si scuotessero da sole per annunciare gravissimi eventi. Un antico senatoconsulto decretava che in questi casi si dovessero compiere sacrifici con vittime adulte. (Aulo Gellio, Notti attiche IV, 6)


Per altre informazioni e riferimenti vedere Ares.

Nota: nei racconti mitologici gli autori latini usavano i nomi delle corrispondenti divinità romane anche quando si riferivano a miti greci (ad esempio Marte per Ares, Giove per Zeus, Venere per Afrodite, ecc.). Altrettanto si nota nelle traduzioni ottocentesche dei poemi greci (ad esempio Vincenzo Monti e Ippolito Pindemonte).
Il criterio seguito nelle sintesi e negli indici dei riferimenti in questo sito è basato sulla lingua dell'autore dell'opera esaminata. Ad esempio nella sintesi nell'Eneide si usano i nomi latini Giove, Venere, Giunone, ecc. mentre nella sintesi dell'Iliade o nell'elenco dei personaggi citati da Pausania si userà Zeus, Afrodite, Era, ecc. indipendentemente dalla traduzione e dai commenti adottati.



Riferimenti letteratura:
  • Iliade
  • Odissea
  • Livio - Storia di Roma
  • Ovidio - Fasti
  • Ovidio - Metamorfosi
  • Igino - Fabulae
  • Aulo Gellio - Notti Attiche
  • Plutarco - Teseo e Romolo
  • Agostino di Ippona - La città di Dio



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